Pubblichiamo qui di seguito il comunicato stampa emessa dall'ACM, alla conclusione dell'inaugurazione:
Si è svolta Domenica, nello spazio all'aperto di fronte alla Casa delle Culture, la cerimonia di inaugurazione della mostra personale del maestro Mario Biffarella.
Un'occasione straordinaria di incontro tra decine di artisti del territorio e un folto pubblico, colto e interessato. A presentare l'artista è stato il presidente dell'ACM, Ing. Farid Adly, che ha illustrato il progetto Alchimia della Bellezza e invitato gli artisti a partecipare al prossimo appuntamento artistico de respiro nazionale: "Rassegna d'Arte La Sicilia a Milano", che si terrà ad Ottobre alla Casa delle Culture e i tre premiati andranno ad esporre una propria personale al Palazzo dell'EXPo di Milano, nelle sale del Mud Museum, dal 6 al 20 Dicembre 2014. Un'occasione unica per lanciare nella città della Cultura italiana gli artisti che fanno riferimento alla realtà siciliana.
La presentazione dell'artista è stata realizzata in forma di intervista per far scoprire il significato di ogni quadro, oltre all'ammirazione della capacità tecnica e la dimensione stilistica del maestro. Un dialogo che ha sviscerato i segreti del pennello dell'artista mistrettese che vanta recensioni di grandi esponenti della storia dell'arte e della critica artistica, come Giulio Carlo Argan e Federico Zeri.
"Nei suoi lavori, - ha detto il presidente Adly - Biffarella esprime l'inquietudine dell'Uomo d'oggi di fronte al disastro causato dal sistema capitalistico; mettere al centro il profitto ha trasformato la massa in individui schiavi, per arricchire sempre pochi potenti. Nella sua pittura trova uno spazio notevole la figura femminile, non soltanto per decantarne la bellezza estetica, ma anche per denunciare lo sfruttamento del corpo della donna al servizio del potere, come ben delineato nel quadro "Re di Denari", dove il rospo non si trasforma inn principe".
Durante la cerimonia è stato presentato il Corso di Disegno condotto dal prof. Giovanni Spinicchia che partirà dal 13 Settembre 2014 fino a Maggio 2015.
L'ACM ha premiato la dott.ssa Elisa Pagano, nel laureata in Storia dell'Arte con 110 e Lode all'Università di Palermo. E' stato un momento commovente quello della consegna della Pergamena di riconoscimento al merito e la donazione di due libri, uno dei quali scritto dalla pittrice Rosetta Marino, presente alla cerimonia.
Dopo il taglio del nastro e la visita ammirata alle opere, l'ACM ha offerto un rinfresco e un buffet, per continuare il confronto con la gioia del palato.
Ringraziamo anticipatamente, per l'attenzione e l'ospitalità.
Lo Staff Comunicazione ACM
(per vedere le foto dell'evento, si deve scorrere la pagina fino in fondo. Grazie!)
Mario Biffarella
è nato a Mistretta (Me).
Dopo l’Istituto d’arte a Santo Stefano di Camastra e l’Accademia di BB.AA. a
Firenze e Palermo, ha conseguito l’abilitazione e ha insegnato Educazione artistica nelle scuole medie; vincitore di concorso, ha lasciato la scuola
per dirigere il Museo Civico del suo Comune:
In questo contesto per oltre 23 anni ha lavorato, per la difesa del
patrimonio culturale e artistico del
territorio, organizzando e partecipando a numerose iniziative e manifestazioni. Ha organizzato diverse Personali e partecipato a innumerevoli collettive e concorsi ottenendo molti premi e riconoscimenti ; ha illustrato libri di storia, poesia,
arte…; è stato assieme ad altri, socio
fondatore dell’associazione Nebrodi Arte di Sant’Agata Mil. Ha realizzato e
restaurato importanti opere d’arte in luoghi e chiese della sua Città.
Nel 2013, è stato insignito del premio alla carriera alla “Dicembr Art”, presso palazzo Minoriti a Catania.
Nel 2013, è stato insignito del premio alla carriera alla “Dicembr Art”, presso palazzo Minoriti a Catania.
Note critiche
“… Artisti come Biffarella hanno l’esigenza di
interpretare il mondo presente, con
tutte le sue tragedie, ingiustizie e
orrori, per filtrarlo, con la
sensibilità di cui sono dotati e riproporlo con il linguaggio simbolico-figurativo alla lettura di tutti. In questo senso l’arte ha avuto e
ha ancora una funzione: Egli non lavora narcisisticamente per se stesso e le proprie tasche, facendo
uscire dalla finestra della torre d’avorio
“ capolavori d’arte” da versare nelle “teste vuote della massa”
attraverso le parole incomprensibili di certa critica. Senza sentirsi depositario di verità
assolute, propone invece argomenti di
riflessione, col fine ultimo di ritrovare l’armonia perduta, la bellezza, la semplicità della natura umana, l’amore
universale. Poco importa se per
realizzare un’opera ci vuole troppo
tempo, lui dice sempre: “per me fare un quadro è una esperienza, come scrivere
un libro, anche nel corso di anni: perché allo scrittore è consentito e a me no?” In questo “ processo magico” Biffarella, come
i grandi artisti del passato è un comunicatore che utilizza le immagini del suo
tempo: I personaggi della cronaca, le
immagini degli strumenti tecnologici che cambiano nel bene e nel male la vita; utilizza il linguaggio figurativo, nella dimensione di un tempo unico dove passato e presente
sono già scritti… “.
Giorgio Toselli
“… Già da qualche tempo è in corso un dibattito sulla
rivalutazione dell’espressione figurativa: la cosiddetta “Nuova Maniera”,
ripropone anche il recupero del mestiere e della qualità tecnica. In questo
ambito il lavoro di Mario Biffarella si potrebbe definire di realismo
simbolico. Ma a differenza di certi esempi meramente imitativi e quindi
anacronistici, nelle sue opere si realizza un’interessante sintesi tra la
narrazione della contemporaneità e taluni concetti di filosofia
esistenzialistica… Certi accostamenti tra mito e simbolo, certe notazioni
ironiche e dissacranti danno esiti surreali ed offrono diverse chiavi di
lettura…”.
Giulio Carlo Argan – 1992
“… I dipinti di Mario Biffarella posseggono un certo qual
spirito trasgressivo, che gli fa toccare espressioni davvero notevoli…”.
Federico Zeri – 1992
“Sfruttare e
governare sono la stessa cosa” - riflette Proudhon - la pittura di Biffarella è
innervata dalle categorie dell’alienazione in un iconismo che si erge con
piglio accusatore contro i “poteri”. Il monopolio economico-politico trova
riprovazione in un’espressione mitica e mistica, divenendo archetipo sacrale di
uno scenario estetico-teologico illusorio e dissimulatorio. Sulla superficie
della rappresentazione, l’imporsi di un “pensato” eccede nella radicalizzazione
della protesta sino a trasfigurare il reale in un’aurea di severa immobilità.
Mario organizza lo spazio visivo ri-trovandosi da fruitore
nell’intrascendibilità di un prospettivismo simbolico che, indugia ad
annichilire ogni apparente assiologia mediante la potenza accentratrice dei
particolari. La bellezza come perfezione intrinseca s’incarna oggettivandosi:
eroica e carnale, delirio del vizio e della virtù, voluttuosa, perversa e
impotente. L’humus immaginativo restituisce dalla filosofia, il dubbio e
l’incertezza, polarizzando la vita alla morte nell’annientamento della
coscienza personale.
Felicia Lo
Cicero
Contatti:
Mario Biffarella
Via Tolomei, 28 – Mistretta (Me)
Tel. 0921.381390 – 338.1329588