Codice Temporale di
Silvio Porzionato è il titolo della mostra a cura del MacS (Museo
Arte Contemporanea Sicilia) di Catania, accolta, fino al prossimo 6 gennaio
2014, dal suggestivo sito del Castello di Calatabiano.
In rassegna 112
dipinti che narrano l’incedere del tempo mediante volti di
personaggi dalle suggestioni tangibili, attingenti al reale, nei quali è
possibile riflettersi.
“Durante il mio primo
soggiorno in Sicilia, dove mi sono recato per visitare il museo MacS,
ancora in costruzione, sono stato invitato dall’Ing. Sebastiano Di Prima e dal
Direttore del MacS, Sig.ra Giuseppina Napoli, al Castello di Calatabiano - dichiara Silvio
Porzionato, autore di “Codice Temporale” -. Di fronte allo
spettacolo del Castello, ho avvertito il grande fascino di quel luogo
depositario di una storia millenaria e testimone delle civiltà del Mediterraneo
che lo hanno abitato. Allora ho cominciato a pensare al tempo al modo in cui
potevo, fuori dalle logiche scientifiche, filosofiche, storiche, apportare un
mio personale contributo con gli strumenti che frequento e che mi sono propri.
Il risultato di questo pensiero è “Codice Temporale”, una mostra
che è un’istallazione pittorica creata per il Castello di Calatabiano e sul
Castello di Calatabiano, per raccontare lo scorrere del tempo attraverso i
volti dei miei personaggi. Il mio desiderio è quello di riuscire così a fondere
il concetto del tempo che ho elaborato con quello che è espresso dal Castello:
questo suggestivo Castello lo racconta attraverso le sue pietre, io attraverso
le mie opere”.
Silvio Porzionato (Moncalieri,
6 Giugno 1971) è un pittore figurativo che predilige la pittura ad olio ed
acrilico su tele di grandi dimensioni, concentrandosi prevalentemente
sull’uso cromatico del bianco e nero e su vari toni di grigio, raccontando in
pittura le sue personalissime riflessioni sull’uomo e, inevitabilmente, sul
fluire del tempo. Dopo un diploma di maturità artistica, si occupa per un decennio
di design per un’importante azienda torinese. Decide poi di ricominciare una
nuova vita nel silenzio della terra del Roero (Cn), in intimo contatto con la
natura e con l’arte. La sua attività espositiva ha inizio nel 2007, anno in cui
è selezionato al “Premio Arte Mondadori”. Nel 2010 vince il premio della
critica a “Saluzzo Arte” e realizza un’opera permanente per il Museo d’Arte
Urbana di Torino. Prende successivamente parte a numerose mostre
collettive e personali. Nel 2011 è selezionato per la 54. Biennale di Venezia,
esponendo sia all’interno del Padiglione regionale che del Padiglione Italia a
Torino, Sala Nervi. Recentemente ha scelto di spostarsi nella sua nuova
casa-studio a Pancalieri (To), dove dipinge tuttora.
“In linea con la filosofia
del MacS che intende perseguire un’unione tra passato e presente, tra antico e
contemporaneo, in un dialogo con la storia dell’arte di tutti i tempi, abbiamo
scelto di portare la personale “Codice Temporale” di Silvio Porzionato,
talentuoso artista piemontese, in un luogo che unisce in sé tempo e memoria e
che è il sito perfetto per apprezzare le straordinarie opere di questo artista
che restituiscono visivamente il tempo dell’uomo - dichiara Giuseppina
Napoli, Direttore del MacS -. Il Castello di Calatabiano è infatti
un sito storico tra i più importanti e suggestivi della Sicilia Orientale che,
dopo un’imponente opera di restauro e innovazione tecnologica è oggi visitabile
e frequentato da 40/50.000 visitatori l’anno che lì ritrovano la storia della
civiltà e dei popoli del Mediterraneo. Nelle sale del Castello verrà ospitata
la personale “Codice temporale” che è un’istallazione contemporanea-figurativa;
si tratta di 112 tele create appositamente dall’artista che è rimasto così
colpito e suggestionato da questo luogo millenario, tanto da volerlo “vestire”
con una mostra il cui tema è il tempo inteso cronologicamente e percepito
dall’uomo nell’unico modo reale, cioè attraverso il suo scorrere fisico, lo
scorrere del tempo sull’uomo”.
“Il concetto di
tempo così come l’arte stessa sono invenzioni e prerogative tutte e solo umane,
strettamente legate fra di loro - commenta il Curatore Artistico del
MacS, Alberto Agazzani -. È infatti anche per vincere la misteriosa
fatalità del tempo ed il vuoto che esso provoca che i nostri antenati
inventarono l’arte, ossia un “mezzo” in grado di donare immortalità alla
memoria di coloro divorati dall’insaziabile e ineluttabile voracità di Chronos.
Il ritratto, dunque, sin dalla sua origine sacra, quel velo della Veronica modello
di ogni icona ortodossa, nasce per riempire il vuoto che l’oblio del tempo
provoca, tramandando una memoria oltre e attraverso il tempo stesso, così
tentando di vincerne il terribile, fatale oblio. Nel Castello di Calatabiano,
luogo nel quale millenni di storia trovano forma e sostanza, Silvio Porzionato,
ritrattista infallibile e come tale fine psicologo, lancia la nuova, inedita
sfida a Chronos attraverso un’installazione composta da oltre cento ritratti,
ognuno dedicato ad ogni anno di una ideale vita: una galleria sterminata di
“specchi di Chronos” resa ancor più suggestiva dalla severità delle mura
millenarie del castello. Significativo e concettualmente centrale risulta la
circostanza per la quale i soggetti di questi ritratti appartengono ad una normale
e qualunque quotidianità, scelta che trasforma ogni tela in una sorta di ideale
specchio attraverso il quale osservare lo scorrere del tempo sul volto e
nell’anima di ognuno di noi, cogliendo in maniera vivida, profonda e
psicologicamente sottile, come solo la pittura può compiere, quell’inquietudine
o serenità fuggente e sfuggente sottesa fra un attimo “che non è più” ed uno
“che non è ancora”. Attimi di cosciente consapevolezza che nel loro insieme
trasformano ognuno dei nostri volti (e quindi delle nostre vite) in simulacri
di storie in costante divenire, uniche ed irripetibili”.