venerdì 22 giugno 2012

"I Funerali di Pinelli" di Baj esposto a Milano, 40 anni dopo


E' stata inaugurata lo scorso 20 Giugno 2012 la mostra del quadro intitolato: "I funerali dell'anarchico Pinelli" dell'artista milanese, Enrico Baj (1924-2003)  Chi è Enrico Baj
La mostra rimarrà aperta fino al 2 Settembre 2012.

Indicazioni per la visita:



L'articolo di Rinaldo Gianola sull'Unità Il sito dell'Unità: le pagine culturali
21.06.2012

I funerali dell’Anarchico Pino Pinelli si svolsero il 20 dicembre 1969, pochi giorni dopo l’enorme e commosso saluto che Milano aveva tributato alle vittime della Bomba in piazza Fontana. Pinelli era un’altra vittima di quella strage, caduto da una finestra della questura in via Fatebefratelli dov’era trattenuto illegalmente, ma ci vollero molti anni, le battaglie di pochi e poi di molti, perchè si affermasse la verità, che quel ferroviere non c’entrava nulla con la bomba.

Milano è una città piena di lapidi, ci sono morti e ricordi ad ogni angolo, una storia colma di tanti lutti, troppi funerali. In quei giorni del 1969 c’era la sensazione diffusa dell’Italia che cambiava, della paura, dell’incertezza del futuro. Franco Fortini raccontò i funerali di Pinelli, al cimitero di Musocco, in un pezzo che, forse, non ha mai trovato uno spazio adeguato in un libro.

«Il gelo del cimitero, la pietà dei canti stonati, delle bandiere sulla fossa ingiusta, la sera di noi gravati dal senso di un capitolo di storia che si chiude, di un triste futuro di persecuzione e di silenzi...» scrisse. «Vittorio Sereni, Marco Forti, Giovanni Raboni camminano con me sulla ghiaia del vialetto. Ci sorpassano coppie di giovani. il braccio di lui intorno alla spalla di lei, carichi, così immagino, di rancore e amore. Che cosa sarà di loro? Non so come ma ho la certezza che con la strage di pochi giorni fa, l’orrendo coro dei giornali e questo assassinio di Pinelli, è davvero finita una età. È possibile il silenzio degli uomini dell’opinione, i difensori dello stato di diritto? Si è possibile. La paura è veloce. Chissà che cosa ci porta il domani».

È in questo clima che Enrico Baj costruì l’opera «I funerali dell’anarchico Pinelli» che avrebbe dovuto essere esposta a Palazzo Reale, il 17 maggio 1972. Era tutto pronto, quando arrivò la notizia che in via Cherubini era stata assassinato il commissario Luigi Calabresi, che aveva partecipato alle prime indagini sulla strage di piazza Fontana. Molti anni dopo per quell’omicidio furono perseguiti e condannati tre ex militanti di Lotta Continua. L’esposizione dell’opera, naturalmente, venne cancellata, non se ne parlò più in Italia, nessuno la presentò in quegli anni mentre fece il giro in molte città all’estero. A Milano tornò, di passaggio, all’accademia di Brera nel 2003
La Galleria di immagini di La Repubblica

Dopo la cancellazione della presentazione, Baj regalò l’opera a Licia, la vedova di Pinelli, che viste le dimensioni (12 pannelli smontabili, 3 metri per 12) non poteva tenersela in casa. Così lo stesso Baj riuscì a venderla alla Fondazione Giorgio Marconi e il ricavato venne offerto alla famiglia Pinelli. Dopo quarant’anni Milano ritrova «I funerali dell’anarchico Pinelli». Il sindaco Giuliano Pisapia e l’assessore alla Cultura Stefano Boeri hanno riportato ieri l’opera a palazzo Reale, nella sala delle Cariatidi, dove potrà essere vista gratuitamente fino al 12 settembre. E bene ricordare che ogni volta che questa installazione si è affacciata in Italia, a Milano, sono scoppiate polemiche e contestazioni.

Quelle mani protese mentre il corpo di Pinelli precipita sono state interpretate in modi opposti e anche per un’opera d’arte, che si ispira a Guernica di Picasso, diventa impossibile sintetizzare una storia che si vorrebbe ormai condivisa, ma che condivisa non è. In piazza Fontana, davanti alla banca della strage, ci sono ancora due lapidi, diverse, a ricordo di Pino Pinelli. La possibilità di vedere dopo quarant’anni «I funerali dell’anarchico Pinelli» può essere colta dalla città ferita dal terrorismo nero e rosso, per non dimenticare, per continuare a cercare la verità.

Pisapia spiega che«l'arte, quella vera, non minaccia nessuno: quello di Baj fu anzitutto l'omaggio al dolore di Licia, Claudia e Silvia, allo sgomento degli anarchici milanesi, del tutto alieni da ogni idea di violenza, ad ogni sopruso, ad ogni negazione della libertà dell'uomo». «L'opera di Baj - sostiene il sindaco - non offre verità sul passato: interroga, piuttosto, il nostro futuro. È un invito forte, che muove le coscienze civili a un impegno urgente e attuale: l'impegno a costruire un Paese davvero democratico, davvero libero».
Chi era Giuseppe Pinelli

La canzone "La Ballata di Pinelli" - Dicembre 1969



Roberto Cottone: L'Alchimia di Luglio

Il prossimo 8 Luglio aprirà alla Casa delle Culture la mostra dell'artista Roberto Cottone.

venerdì 15 giugno 2012

Dino Sauro: le prime risposte all'appello rivolto ad artisti e volontari


Cominciano ad arrivare le prime risposte positive alla lettera ACM rivolta ad artisti e volontari per riportare in vita Dino Sauro, il murales della discesa verso la stazione ferroviaria di Acquedolci.
L'elenco definitivo degli atrtisti e dei volontari lo pubblicheremo quando finirà la prima fase organizzativa preparatoria (durante la prossima inaugurazione della prossima mostra: 8 luglio 2012).

A piccoli passi stanno arrivando le sponsorizzazioni e la raccolta di informazioni tecniche sui materiali da utilizzare. 
La generosità del maestro Salvatore Morello lo ha portato a donare un quadro da mettere in palio per la sottocrzione a premi che l'ACM sta realizzando per raccogliere fondi a favore dell'operazione Dino Sauro. Una foto del quadro si può ammirare in fondo a questo post.
Ecco il testo della lettera spedita agli artisti ed ai volontari:
Carissimi e carissime,
come avrete sicuramente letto nelle passate comunicazioni e nel blog, sta entrando nel vivo l'operazione per riportare in vita Dino Sauro, il murales della discesa verso la stazione ferroviari di Acquedolci.
Si pongono due questioni:
a) le dichiarazioni volontarie di disponibilità a partecipare all'operazione. Vorremmo sapere chi siano gli artisti ed i volontari disponibili a mettere a disposizione l'ultimo weekend di luglio (28 e 29) per la preparazione del muro e il primo di Agosto (4 e 5)  per l'esecuzione del murales;
b) la raccolta di fondi per la copertura dell'opera. Da una prima valutazione di massima ci vorranno circa 2.000 €. Siamo in contatto con diverse aziende per la sponsorizzazione ed è in corso l'azione di Crowdfunding. In questo senso registriamo la generosità del maestro Salvatore Morello che ha messo a disposizione un suo quadro, per una sottoscrizione a premi, che verrà sorteggiato il 5 Agosto 2012, giorno dell'inaugurazione dell'opera e dell'inaugurazione della mostra di Agosto. I biglietti costeranno 2 €.
Vi ringrazio per l'attenzione e aspetto le vostre risposte, che sono certo saranno positive.
Cordialmente.
Ing. Farid Adly
(presidente ACM)

giovedì 14 giugno 2012

Raccolta fondi per riportare in vita "Dino Sauro"

Dalla Gazzetta del Sud
6 Giugno 2012 pag. 38

Acquedolci: Iniziativa dell'ACM
Ritorna in "vita" un murales realizzato quasi trent'anni fa





Giuseppe Romeo
Acquedolci

"Chi non ha memoria, non avrà futuro!" E' questo il motto che ha spinto ad intraprendere un nuovo cammino artistico collettivo. L'Assocazione Culturale Mediterraneo (Circolo ARCI) presieduto da Farid Adly, in collaborazione con molti soggetti individuali e collettivi, pubblici e privati, sta riportando alla luce un tesoro dell'arte e della memoria artistica ad Acquedolci: Dino Sauro, un murales realizzato nel 1984 da due giovani, allora ventenni, sul muro di sostegno della discesa verso la stazione ferroviaria del centro nebroideo. Uno dei due ragazzi, Delfo Artino, è scomparso prematuramente in un incidente stradale a Torino. L'altro, Mario Falci, è un architetto che vive e opera a Milano.

"Il progetto "Afrodite" - afferma Farid Adly - mira a salvaguardare e tenere viva la memoria delle espressioni artistiche ad Acquedolci. Con il contributo di Roberto Gentile e Benedetto Ventura siamo riusciti a rintracciare il disegno originario del murales ed a pianificare la sua realizzazione rispettando il bozzetto iniziale. E' stata richiesta l'autorizzazione comunale per l'utilizzo del muro, per chi il 28 e 29 Luglio volontari , artisti saranno impegnati nella pulitura del muro mentre il 4 e 5 agosto sarà realizzata l'opera...

L'ACM, sottolinea il presidente, sta mobilitando molti volontari e artisti che metteranno a disposizione gratuitamente il loro tempo e le loro capacità e saranno menzionati in una targa ricordo dedicata alla memoria di Delfo Artino. "Metter ein campo questa operazione, però, comporta dei costi anche se ridotti che sono stati quantificati in circa 2.000 Euro che si spera di raccolgiere con delle elargizioni volontari da parte dei cittadini".


martedì 12 giugno 2012

John Picking: "I colori nel giardino" a Militello Rosmarino


Il maestro John Picking è lieto di invitarvi presso il suo studio di Militello Rosmarino (Me)

I COLORI NEL GIARDINO

olii ed acquerelli recenti e storici

Venredì 22 e Sabato 23 Giugno 2012 ore 16.00 - 20.00
Domenica 24 Giugno ore 10.00 - 12.00 / 15.00 - 20.00

Altri orari per appuntamento.

Aperitivo con gli amici: Venerdì 22 ore 18.00

C/da San Piero, via Generale Dalla Chiesa, (Sopra il campo sportivo)
Militello Rosmarino (Me)
tel. 0941.728174 mobile. 339.8690857



sabato 2 giugno 2012

AlchimiadellaBellezza: Personali di Papiro e Ballato

Assocazione Culturale Mediterraneo
Circolo ARCI
98070 Acquedolci (Me)
via Vittorio Emanuele II, 3/5
tel. 0941.730053
cell. 339.8599708
ass.cult.mediterraneo@katamail.com


Comunicato Stampa

E' tutta un fiume in piena, questa Alchimia della Bellezza che ha invaso il cuore dei Monti Nebrodi. La Casa delle Culture ospiterà per tutto il mese di Giugno altri due artisti, un uomo e una donna. Lei è di Capo d'Orlando e per esprimere la sua creatività, oltre a matite e colori, impugna anche la macchina fotografica e accarezza i tasti del pianoforte. Lui è di Sant'Angelo di Brolo e le sue tele squarciano il mondo intero forse anche per colpa di un viaggio alla città multiculturale per antonomasia: Istanbul.
Antonella Papiro e Vittorio Ballato sono i protagonisti della prossima cavalcata mensile dell'arte in quel di Acquedolci, felice realtà sospesa fra i Monti Nebrodi e le isole Eolie.
L'inaugurazione, che si terrà nella bella cornice della Sala Consiliare del Comune di Acquedolci, si svolgerà come di consueto la prima Domenica del mese 3 Giugno 2012 alle 17.30 e la mostra proseguirà presso la Casa delle Culture fino all'ultimo giorno di Giugno. orario di Apertura al pubblico dalle 16.'' alle 20.00, tutti i giorni compresi i festivi.


 
Antonella Papiro

nasce a Sant'Agata Militello e vive a Capo d’Orlando.
Frequenta il Liceo artistico e si laurea all’Accademia di Belle Arti di Palermo nel 2001.
Il suo percorso formativo artistico continua lavorando presso un laboratorio d’arte, dove si perfeziona tecnicamente e in contemporanea intraprende la strada di fotografa.
Comincia a scendere nelle piazze tra manifestazioni ed eventi popolari ma più che narrare l’evento in sé, rende protagonista la gente comune catturandone emozioni e sentimenti.
Nel 2002 intraprende il tema delicato del nudo esponendo presso la Pinacoteca comunale di Capo d'Orlando.
Già da qui si inizia a formare il proprio stile che diventerà l’impronta anche in ambito pittorico.
Il superfluo si annulla e gli elementi protagonisti, il più delle volte semplici particolari, sono trafitti da tagli di luce che ne esaltano i colori violenti e diventeranno la caratteristica saliente della propria tecnica.
Continua in parallelo il proprio cammino come pittrice che, ancora in fase evolutiva, rimane nell’ombra in attesa di un percorso originale.
Successivamente si cimenta con un’ altra esposizione dedicata a Capo d’ Orlando presso l’ufficio dell’azienda soggiorno e turismo.
E’ qui che per la prima volta abbandona il colore ma, mantenendo le caratteristiche precedenti, riesce, tramite i contrasti dei bianchi e dei neri, a dare una nuova visione del paesaggio.
Con lo stesso stile si cimenta come fotografa di scena nel film “piccole memorie dimenticate”.
Fotografia e grafica adesso si fondono aprendo la strada ad un nuovo percorso.
In un primo tempo l’artista immortala, come con un obiettivo fotografico, scene di vita comune legate ad un gusto antico, riprendendo tecnicamente le orme di grandi fumettisti per lasciare, in seguito, il posto alla ritrattistica vera e propria non intesa però come una semplice riproduzione del soggetto.
Ella non si limita a riprodurre, ma riesce ad andare oltre congelando come in uno scatto fotografico l’espressione che diventa così l’anima che caratterizza ogni soggetto.
Da questo momento in poi, intraprenderà due strade parallele: quella della fotografia, dove rimane coerente con lo stile con cui si è formata, e quello della ritrattistica che è tuttora in fase evolutiva. Tutte le mostre che seguiranno rispecchieranno questa contrapposizione tra consapevolezza e sperimentazione.
Attualmente insegna all’Accademia delle Belle Arti di Capo d'Orlando ed opera come fotografa e ritrattista. Il suo estro creativo si esprime anche in ambito musicale: l'artista infatti suone pianoforte e chitarra.
 Contatti:
Via Bixio, 14 - 98070 Capo d'Orlando (Me)
Tel. 0941.901727
papiroelettronica@alice.it
http://www.dyoniso7outline.com/antonella_papiro.htm
http://www.associazionehomofaber.com/papiro.html

 


Vittorio Ballato
Nato a Messina il 31 Agosto 1977 Vittorio Ballato vive e risiede a Sant’Angelo di Brolo (Me).
L’interesse per il mondo dell’arte emerge in lui sin dall’infanzia, quando l’amore per il “bello” lo cattura interiormente.
Nel 2001 incapace di opporsi al desiderio ed alla curiosità di potersi sperimentare,
inizia il suo approccio pittorico, con le copie di Kirchner, Picasso, Munch.
Sovrastato dall’alchimia fra percezione e colori si dedica allo studio fisionomico
e paesaggistico classico fino al 2004, anno in cui la sola figuratività diviene espressione onirica,
interiorizzata ed esplicitata in una numerosa serie di dipinti.
L’esperienza artistica col maestro Melek (Istanbul) determina un sostanziale sconvolgimento della sua pittura.
L’approccio e la scoperta con il proprio sé si espande sulla tela a chiazze,
a macchie informali, circoscritte da evidenti contorni, quasi con l’intento provocatorio di volersi
necessariamente affidare alla forma.
Seguitano una serie di dipinti espressionisti con tecnica mista (acrilico ed olio su tela)
nei quali prende corpo l’idea di una sensibilità universale che richiama a sé il tutto e sconvolge
la visione tramite una scarica elettrica che implica una presa di coscienza.
Questo sconvolgimento pittorico lo porta sino alle porte del graffitismo di cui esplora le risorse
e l’irrimediabilità del gesto, affidandosi ad una spirale emozionale devastante e che lascia inerme il fruitore,
sconvolgendone le certezze e stimolandolo alla riflessione.
L’ultimo ed attuale periodo interpretativo, è contrassegnato dall’uso della tecnica esplosiva,
alla quale l’artista ha dedicato gran parte della sua produzione e che tuttora continua ad esercitare.
Ha partecipato a diverse mostre personali e collettive ed ha vinto nel 2011 il Premio Gualtieri Sicaminò
Arte Contemporanea - 3° classificato, all'estemporanea "laura musarra" tindari
è risultato 1° classificato, e il 3° premio estemporanea di pittura "vita e vicoli di
sant'angelo di brolo
Critica:
A vittorio ballato va riconosciuta una qualità grafica che, prendendo spunto dalla pittura vascolare,
compone, usando la tempera e la china, un'opera di buona autonomia ed equilibrio; "nella caverna
di polifemo" è il titolo e ci riporta nell'atmosfera creata da Omero.
TOGO

Vittorio Ballato traduce il tempo. Il tempo che corrode la materia.
Il tempo che oscura spazi e forme, soggetti ad un abbandono voluto e la sua voglia di far emergere
la vita e la luce, che la interpreta, dai più oscuri contorni.
GIANNI GIUFFRE'

Grandi occhi che fissano, facce intere, mezze facce, occhi stralunati, espressioni assorte. Sono i ritratti
di Vittorio Ballato che nella pittura trova motivo di esprimere le proprie emozioni. Malinconia e irriverenza,
meditazione e circospezione, atteggiamenti, stati d'animo che tradiscono la voglia di scoprire o di
farsi scoprire. Nelle opere di vittorio ballato. l'aspetto che più piace e colpisce sono gli occhi,
struggenti e furtivi, persi alla ricerca di un qualcosa che è lontana e forse irraggiungibile.
GIUSEPPE PINTAUDI

Fermo- immagine figurativi di gusto simbolista che rinunciano, tela dopo tela, alla descrizione del
reale per imprimere sul dipinto i contorni dell’animo; fino ad arrivare a ritratti o paesaggi
espressionisti  realmente esistenti  passando per il sapore decadente di ambientazioni atemporali.
Vittorio Ballato è un artista in costante evoluzione.
PIERLUIGI GAMMERI

Contatti:
Vittorio Ballato
Via San Carlo 24B
98060 Sant'Angelo di Brolo (Me)
e-mail: vittorioballato@gmail.com
tel. 0941.901335
http://www.vittorioballato.com/
 

Operazione Dino Sauro: "Si parte!".

"Chi non ha memoria, non avrà futuro!". E' questo il motto che ci ha spinto ad intraprendere questo cammino artistico collettivo.
L'Associazione Culturale Mediterraneo (circolo ARCI), in collaborazione con molti soggetti individuali e collettivi, pubblici e privati, sta riportando alla luce un tesoro dell'arte e della memoria artistica ad Acquedolci: Dino Sauro, un murales realizzato nel 1984 da due giovani, allora ventenni, sul muro di sostegno della discesa verso la Stazione ferroviaria del centro nebrodeo.
Uno dei due ragazzi, Delfo Artino, è scomparso prematuramente in un incidente stradale in terra d'emigrazione, a Torino. L'altro, Mario Falci, è un architetto che vive ed opera professionalmente a Milano.
Il progetto "Afrodite", così lo abbiamo chiamato, mira a salvaguardare e tenere viva la memoria delle espressioni artistiche ad Acquedolci.
Con il contributo di Roberto Gentile e Benedetto Ventura siamo riusciti a rintracciare il disegno originario del Murales ed a pianificare la sua realizzazione rispettando il bozzetto iniziale.
E' stata richiesta l'autorizzazione comunale per l'utilizzo del muro ed il 30 Maggio si è tenuta la prima riunione operativa nella sede della Casa delle Culture.
Tra le decisioni intraprese la più importante è quella riguardante la data di realizzazione dell'opera: il primo weekend di Agosto 2012 (Sabato 4 e Domenica 5 Agosto 2012). Il weekend precedente sarà dedicato alla pulitura del muro di pietra (Sabato 28 e Domenica 29 Luglio 2012).
L'ACM sta mobilitando molti volontari e artisti che doneranno gratuitamente il loro tempo e le loro capacità e saranno menzionati in una targa ricordo dedicata alla memoria di Delfo Artino, giovane acquedolcese, co-autore del Murales originario,  prematuramente scomparso in terra d'emigrazione.
Mettere in campo questa operazione, però, comporta dei costi anche se ridotti. Da lì nasce la necessità di raccogliere fondi tramite sponsorizzazioni di aziende operanti nel territorio e piccole donazioni dei cittadini (Crowdfunding).
Da una prima valutazione sommaria, l'obiettivo minimo da raggiungere in questa raccolta fondi è di 2.000,00 € (Duemila euro)
Nomi e loghi degli sponsor e dei donatori saranno pubblicati in tutte le comunicazioni del progetto "Afrodite", nel Manifesto di pubblicizzazione dell'evento e in un cartellone pubblicitario che sarà esposto durante i giorni di lavorazione del Murales e durante la cerimonia di inaugurazione che coinvolgerà una folla di cittadini.