mercoledì 26 giugno 2013

Galati Mamertino: Estemporanea di pittura

Si è svolta con successo Domenica 30 Giugno la manifestazione artistica di piazza, organizzata dall'Ass. Cult. Il Libertino diGalati Mamertino. 45 partecipanti all'Estemporanea e un folto pubblico fino a mezzanotte.

L'Associazione Culturale "IL Libertino" organizza la I giornata dell'Arte : "Dipingiamo Galati, luoghi, scorci e angoli d'Arte". L'estemporanea organizzata in collaborazione con la prof.ssa Provy Munafò si terrà Domenica 30 Giugno 2013 in piazza San Giacomo - Galati Mamertino.

Programma:
Iscrizione alle 09.00 del 30 Giugno 2013
alle 09.30 colaazione collettiva offerta ai partecipanti
alle 17.00 consegna dei lavori,
alle 18.00 esposizione dei lavori e delle opere in piazza San Giacomo,
alle 18.30 animazione musicale,
alle 21.00 festa della sangria e... del "panellazzo",
ore 21.30 premiazione vincitori, gran sorteggio, balli in piazza e...

La manifestazione è interamente autofinanziata dall'associazione Il Libertin, che er contenere le spese ha organizzato un sorteggio:

1° PREMIO : Smartphone offerto dalla BCC della Valle del Fitalia

2° PREMIO : Una notte per 2 persone pacchetto completo in una delle suite dell'Antica Filanda offerta dallo staff Antica Filanda

3° PREMIO : Stampante multicolor offerta da Campisi Web

Dal 4° al 10° premi vari offerti dalle attività Galatesi

Regolamento sul sito dell'associazione oppure sulla pagina dell'evento Fb:
https://www.facebook.com/events/429932487104155/

per contatti, scrivere a: libertino.galati@gmail.com
 


L'Associazione "Il Libertino" cura il giornale periodico omonimo:
Nato nell' Agosto 2006 da un’idea di Vincenzo Amadore, Giacomo Baglio, Enrico Giardinieri e Giuseppe Truglio, "Il Libertino" è diventato nel giro di poco tempo il punto di riferimento per quanto riguarda l’informazione libera di Galati Mamertino.."Il Libertino" è la "bomba" che ha scosso la nostra comunità, entrando nelle case di tutti i galatesi, provando a trascinare un paese che negli occhi e nello sguardo della gente vuole ritrovare l’entusiasmo e la vitalità degli anni migliori.
Dal gennaio 2009 "Il Libertino" è anche ASSOCIAZIONE CULTURALE che si è distinta sin da subito nell'organizzazione di vari eventi che hanno reso "vivo" il nostro paese.
QUESTO IL CONSIGLIO DIRETTIVO:
PRESIDENTE: Vincenzo Amadore
VICE PRESIDENTE: Giuseppe Truglio
SEGRETARIO: Enrico Giardinieri
CASSIERE: Giuseppe Baglio
CONSIGLIERI: Giuseppe Truglio (Spillo), Giuseppe Truglio (Saro), Oscar Virgilio, Giacomo Baglio, Antonio Franchina, Antonio Parafioriti.

venerdì 21 giugno 2013

Zavattini e l'arte del Novecento

La Pinacoteca di Brera presenta nella Sala XV del museo la collezione di Cesare Zavattini.

In mostra fino all'8 settembre i 1500 quadri minuscoli, solo otto centimetri per dieci, che lo scrittore commissionò ad hoc ai più grandi maestri del '900 italiano, da De Chirico a Fontana, da Casorati a Guttuso, inventandosi il collezionismo di «opere minime»



Scrittore e sceneggiatore del cinema neorealista, Zavattini ha coltivato un’entusiasta dedizione all’arte, alla pittura soprattutto. La sua collezione era unica per formato e numero poiché consisteva in millecinquecento quadri piccolissimi, solo otto centimetri per dieci collezionati in circa quarant’anni. Non potendo permettersi “quadri grandi perché costavano troppo”, Zavattini richiese una dimensione ridotta stabilendo, quindi, lo standard dimensionale ma lasciando agli artisti libertà di scelta di materia, tecnica e soggetto. La raccolta iniziò nel 1941 e trovò il suo contenitore ideale nella casa romana di via Sant’Angela Merici, le cui pareti si rivestirono di minuscole nature morte, paesaggi, soggetti astratti, ritratti e soprattutto autoritratti tra cui quelli di Fontana, Burri, Balla, De Chirico, Savinio, Capogrossi, Severini, Rosai, Casorati, Sironi, Mafai, Soffici, De Pisis, Campigli, Afro, Consagra, Depero, Guttuso, Sassu, Dorazio, Manzù, Leoncillo, Melotti, Marini, Schifano, Vedova, Rotella, Festa, Turcato, Munari, Pistoletto, Plessi e molti altri. Le richieste raggiunsero quasi tutti gli artisti dell’epoca e trovò un consenso unanime. Zavattini non si limitò solo ai pittori, ma inserì anche scrittori come Buzzati, Dorfles, Scheiwiller, Soldati, solo per citarne alcuni.
Ogni dipinto appare opera singola e autonoma, esemplare raro nella produzione dell’autore, e allo stesso tempo parte di una serie. La rarità e preziosità della collezione risiede soprattutto nell’essere stata realizzata interamente su commissione. Purtroppo nel 1979 Zavattini fu costretto, per ragioni economiche, a venderla e ciò causò lo smembramento e la dispersione di molte opere. Nel 2008, 152 dipinti, tutti autoritratti, sono stati acquisiti come proprietà della Pinacoteca di Brera e conservati per anni in deposito. Ora si è deciso di mostrarli al pubblico, completamente restaurati e dopo aver ricostruito le cornici originali andate disperse. Accanto alle 152 opere sono presenti alcuni autoritratti dipinti da Zavattini stesso, testimonianze documentali cartacee e video – lettere, cartoline, brochure, inviti, interviste e documentari per raccontare la storia della raccolta e dei suoi protagonisti.
Inoltre, dal 29 maggio e per tutto il mese di giugno, Cineteca Italiana presenterà allo Spazio Oberdan una rassegna dedicata a Cesare Zavattini proponendo quindici titoli tra i quali tutti i suoi più importanti lavori da sceneggiatore – da Sciuscià a Ladri di biciclette, da Bellissima a Umberto D a Miracolo a Milano – e i due film di cui firmò invece la regia, La verità e I misteri di Roma.

Crepax: una mostra a Milano, 10 anni dopo



Guido Crepax (ri)conquista Milano. Dal 20 giugno al 15 settembre 2013 a Palazzo Reale si celebra il suo genio con una grande mostra «Guido Crepax: ritratto di un artista», che indaga tutta l'opera del maestro milanese. A dieci anni dalla sua scomparsa ecco tutto il mondo uscito dalla matita del genio dell'illustrazione: i fumetti, i periodici, l'amore per il design, il teatro, la musica e l'arte, i giochi, le scenografie. E ovviamente c'è anche la bellissima Valentina. Una frangetta che, ancora oggi, continua a sconvolgere. Ecco tutto quello che dovete sapere su Crepax e Valentina prima di visitare la mostra.
Guido Crepax
All'anagrafe Guido Crepas, milanese, una laurea in architettura e la passione per l'illustrazione. Si occupa inizialmente di grafica pubblicitaria, realizzando campagne per Shell, Campari, Esso ecc. Nel 1965, grazie alla rivista Linus, torna ai fumetti per creare il personaggio che lo renderà noto in tutto il mondo: Valentina.
Valentina Rosselli
Fotografa, nubile, residente a Milano in Via de Amicis 45. Sensuale, spregiudicata, colta, raffinata. Frangetta e caschetto neri. Ed ecco che tutti l'avrete già individuata. Bastano pochi aggettivi per raccontare Valentina Rosselli.
In bilico tra donna reale e simbolo onirico di trasgressione, Valentina è il personaggio femminile più famoso nella storia del fumetto italiano. Con il suo caschetto scuro e le linee sinuose, nasce dalla contaminazione tra la figura fisica della moglie di Crepax, Luisa, e quella mitica di Louise Brooks, diva del cinema muto negli anni ‘30 e indimenticabile interprete di Lulù di Georg Pabst.
Avanti e indietro nel tempo
I personaggi dei fumetti non invecchiano e non hanno età, lo sanno tutti. Riuscite a immaginarvi Topolino con gli occhiali e la barba o un Dylan Dog avanti con gli anni? La Valentina di Crepax invece ha una carta d'identità e forse anche un codice fiscale. Crepax l'ha condannata a invecchiare con lui. Nasce già grande nelle pagine de La Curva di Lesmo (1965), la sua prima storia a fumetti, e ben presto, grazie a flash back e rewind imposti, ripercorre le tappe della nascita, infanzia, adolescenza, primi amori ecc.
Neutron
Se non sapete chi sia, è legittimo. Ma è a lui che Valentina ha rubato la scena, diventando la protagonista dei fumetti di Guido Crepax. Valentina appare infatti per la prima volta sulla rivista di fumetti Linus come personaggio secondario di una serie, in cui è la fidanzata di un critico d'arte, Philip Rembrant (il supereroe Neutron, una specie di Mandrake all'italiana). Ma il fascino irresistibile di Valentina avrà subito la meglio, confinando Rembrandt in un ruolo secondario e togliendogli fin dalla prima avventura i suoi superpoteri.
Milano, Milano 
Milano è la città dove Crepax ha vissuto e lavorato per tutta la vita, spostandosi praticamente solo per le vacanze estive in Versilia. Era «un viaggiatore immobile», come amava definirsi, che viaggiava saldamente ancorato alla sua scrivania. Amava stare in casa e ascoltare il rumore della sua città, lo sfrerragliare dei tram e il pulsare delle attività. C'è molta Milano nelle storie di Crepax e in quelle di Valentina. Dal traffico caotico al metro, dalla Torre Velesca al Duomo, dalla Darsena ai cortili dei palazzi privati che fanno capolino nel bianco e nero delle sue tavole.
Istantanee di un'epoca e passione per la moda
Crepax amava i dettagli. Basta guardare la costruzione delle sue tavole per rendersene conto. Niente è lasciato al caso ma tutto è studiato nei minimi particolari: dagli abiti degli stilisti più in voga con cui il disegnatore vestiva la sua Valentina (Crepax frugava avidamente tra le pagine di Elle e di Vogue per tenersi aggiornato sulle ultime tendenze), agli elettrodomestici di ultima generazione, passando per pezzi storici di design e citazioni di artisti delle avanguardie. Per questo le tavole di Crepax sono vere fotografie di un'epoca.
Non solo Valentina 
Difficile nominare Guido Crepax senza citare Valentina. I due nomi sono ormai inscindibili. Ma è bene ricordare che Crepax non è solo Valentina. Tra i volumi illustrati che hanno reso celebre il disegnatore ci sono, tra gli altri, anche Il Processo di Franz Kafka e l'adattamento di Frankenstein, tratto dal libro di Mary Shelley. E poi i classici della letteratura erotica Histoire d'O, Justine, Emmanuelle. Alla morte, nel 2003, Crepax stava lavorando a un'edizione illustrata del Piacere di D'Annunzio.

lunedì 17 giugno 2013

San Marco: Nanni Zangla in Pirografando


“Pirografando Pirografando“ è l'evento che arricchirà la Galleria espositiva “Antonino Meli”, una mostra di arte pirografa dell’artista Nanni Zangla. 

Questa sera, 19 giugno 2013 alle ore 19.00, sarà inaugurata a San Marco d'Alunzio una mostra con opere realizzate con la tecnica della pirografia, l’arte di realizzare immagini sul legno e altri materiali usando oggetti incandescenti detta anche “L’arte del fuoco”. Un’arte antichissima, una forma artistica primitiva che risale agli albori della civiltà umana.
L’autore proporrà una serie di incisioni su legno trattando temi diversi: ci sarà una sala dedicata ad Anna Magnani ed altre che spazieranno e toccheranno diverse tematiche.
L’artista Nanni Zangla nasce a Rocca di Capri Leone, svolge vari lavori fino ad approdare a quello che lo realizza in ambito professionale: il fiore sarà protagonista in tutto il suo percorso di crescita. Riesce, con il suo estro, a elaborare composizioni floreali uniche nel suo campo. Utilizza tutto ciò che la Natura mette a disposizione: ricci di castagne, piante spontanee, ortaggi…..e naturalmente fiori. 

Autodidatta, sviluppa la sua arte, che spazia fra la pirografia, all’acquerello ad altre forme di pittura per il grande bisogno di superare le sue paure, di trovare le risposte ai tanti interrogativi, per lenire i grandi dolori della vita attraverso nuove esperienze, nuove emozioni e riprendersi così la rivincita per tutto ciò che gli è stato negato.
Trae ispirazione dal bello, dalla natura, dagli animali, dall’arte, dalla musica, anche in una pietra sa cogliere le meraviglie del “Creato” che tramuta in emozioni creando opere che vagano dall’infantilismo alla mitologia fino ad arrivare alla realtà. 

Impiega le sue energie nella ricerca di superarsi, di vivere intensamente la vita, carpe diem, di assorbire ed imprimere nella sua memoria tutte le visioni belle e brutte per poi trasferirle nella sua arte con tutto l’amore , la passione che prova. Anche il dolore è per lui fonte preziosa a cui attingere, perché ad ogni caduta trova sempre la forza per rialzarsi e continuare il proprio cammino.
Ha partecipato a numerosi eventi vincendo premi e riconoscimenti.
 
Oggi 19 Giugno, interverranno all'evento il Prof. Mauro Cappotto, la D.ssa Vincenza Mola e l’On. Bernadette Grasso. 
La mostra sarà aperta fino al 14 luglio 2013 presso la Galleria espositiva “Antonino Meli” in via Aluntina, San Marco d'Alunzio.
Orari di apertura : dal lunedì a domenica a.m. 09.00 - 13.00 / p.m.15.30 -19.30. 
Per info: tel. 0941.797339 - uff.turistico@comune.sanmarcodalunzio.me.it 
affari generali@comune.sanmarcodalunzio.me.it 





sabato 15 giugno 2013

Sant'Agata Militello: Studio d'Arte e personale di Nino Santomarco



Si è svolta Sabato 22 Giugno 2013 l'inaugurazione dello Studio d'Arte e della mostra personale del pittore Nino Santomarco. Un escursus di tele che rappresenta la storia artistica dell'amico pittore santagatese e allo stesso tempo una finestra sulle sue ultime sperimentazioni e innovazioni nel tratto e nei colori, per oltrepassare  la rappresentazione "realistica" ed avvicinarsi ad un'espressione dell'emotività interiore dell'uomo di fronte alla natura, che meravigliosamente circonda lo spazio di lavoro dell'artista immerso nel verde dei Monti Nebrodi.

Alla cerimonia hanno partecipato numerosi amici e colleghi.

Testo critico del Prof. Architetto Pippo Rando, scritto in occasione dell'inaugurazione dello Studio d'Arte e della personale di pittura del Maestro Nino Santomarco:

"La produzione artistica di Nino Santomarco ha varcato i confini isolani, è stata in Europa, all’estero con continui apprezzamenti, premiazioni. I suoi lavori sono stati ospitati spesso in siti diversi e prestigiosi, quali Gallego, ma anche in chiese, gallerie, musei. 
Eppure, chi produce arte, sa che esiste un momento nell’esistenza in cui le l’esposizione dell’arte in siti esterni anche se meravigliosi non basta, sa che quei contenitori dell’arte che sono le gallerie, gli ambienti prestigiosi, diventano forse insufficienti a contenere quel discorso personale-universale che è la produzione dell’arte. A volte si vuole dare, offrire sempre più al fruitore qualcosa di sé, qualcosa che scopra sempre più l’artista che è il vero contenitore del discorso artistico. E la casa dell’artista, è il “nido” ove nasce l’opera d’arte, il suo studio la “fucina” che vede crescere la “cosa” d’arte.
Uno studio d’arte è lo specchio dell’artista; O. Niemayer nella sua maturità decise che la natura tropicale doveva entrare a far parte del suo studio dove nacquero i disegni della piazza dei due poteri a Brasilia; altri artisti spesso hanno prodotto in studi artistici compenetrati nella natura, prima grande musa ispiratrice …
L’esposizione delle opere nello studio e nel giardino dell’artista fanno riflettere. Lo studio di Nino Santomarco si proietta nella natura con un accorgimento visivo perché possiede una “fenetre en longeur”, una sorta di nastro visivo tanto caro a Le Corbusier che non è un mero accorgimento estetico ma è una sorta di “ameba” che cattura la natura all’esterno per portarla dentro lo studio dell’artista il quale oltre a vedere con occhi, cuore e mente, registra con l’udito il rumore del sottostante ruscello che è presente ma non si vede perché posizionato ad una sottostante quota di livello.
La visione della produzione artistica diventa pertanto una cosa nuova ed una cosa mai vista; tutti noi in genere abbiamo la presunzione di conoscere quello che abbiamo già visto qualche volta, ma non è cosi perché le cose viste sono solo viste , ma non sempre le cose viste sono lette; e la lettura dell’opera d’arte è solo un aspetto della piena conoscenza dell’opera. Ritengo si conoscano solo le cose rapportate al contesto, comprendendo l’artista che le ha create e indagando quando è possibile sul “modus” della creazione, nonché facendo passi indietro nella memoria, provando, se i sensi ce lo consentiranno, ad “entrare dentro l’opera d’arte” sperando che possa diventare parte di noi per arricchire il nostro spirito, ed in questo l’opera d’arte posizionata dentro la casa-studio dell’artista diventa strumento speciale di crescita per il fruitore perché ha un’occasione unica per vedere un’allocazione speciale, paragonabile ad un bimbo (l’opera) allocato perfettamente nella sacca fetale materna (il sito). 
Inoltre l’opera dell’artista Santomarco per lo scrivente diventa opera nuova, espressione di una maturità artistica notevole. I suoi paesaggi incontaminati, puri , le sue elaborazioni della memoria contadina, il suo ritrarre le sue realtà di sempre su cui hanno scritto note critici e scrittori del calibro di Consolo, diventano in quest’ultima produzione talvolta figure nuove che vanno al di là del ritrarre. La rielaborazione artistica che avviene all’interno della coscienza dell’artista Santomarco, secondo un processo di interiorizzazione simile a quello sapientemente spiegato da Rosseau, porta quasi alla creazione su tela di astrazioni perché a mio avviso è come se la visione della realtà esterna viene scomposta dentro e rielaborata all’interno della coscienza dell’artista che ricompone sulla tela solo uno “zoom” di immagini assolutamente nuove vicine e diverse dalla realtà.
E’ a mio avviso un percorso che spesso la crescita dell’artista impone. E’ il fascino della maturità nell’arte in tutte le sue forme. Prima che gli artisti arrivassero al “cubismo” nella piena maturità, gli stessi artisti erano spesso anche ritrattisti e realisti del vero; anche nella musica l’ultima produzione verdiana dell’Otello è imparagonabile con la Traviata e nell’architettura i percorsi della crescita dei talenti sono gli stessi. 
La padronanza della produzione artistica è diversa dal momento della crescita perché subisce un “assestamento consapevole” nella maturità, anche se per il mercato dell’arte in genere la differenza di sfumature è solo una variabile; la firma è sempre la stessa e forse vale il principio numerico di quanto l’artista ha prodotto e quale numero di tele ha registrato nell’anno x con la galleria sponsor.
Il mercato di oggi coglie le sfumature solo parzialmente.
Come nella pubblicità si pensa solo al valore economico e non al tesoro intrinseco che è a mio avviso l’unica cosa su cui vale la pena di soffermarsi. Tesoro intrinseco che è il patrimonio pittorico di Nino Santomarco".


venerdì 7 giugno 2013

Primavera in piazza a Rocca di Caprileone

Carissimi e carissime, 
vi segnalo che  domenica 09/06/2013 in P.zza Gepy Faranda, a Rocca di Caprileone (Me), con inizio ore 16,00 e fino alla mezza notte si svolgerà la manifestazione "Primavera in Piazza" .
Questo invito è rivolto a tutti gli artisti in modo che con la loro presenza  arricchisca la piazza con l'esposizione dei loro quadri, opere, artigianato. 
Da cornice alla mostra ci saranno spettacolo non stop e degustazioni.
Un pomeriggio da passare insieme tra arte, cultura, musica e divertimento per grandi e piccoli.
Chi volesse esporre può contattare questo recapito telefonico 339 6736171 

Un caro saluto

Maria Vitale


Capo d'Orlando: Terza Esposizione delle Arti Visive

Aggiornamento programma della manifestazione.
Per motivi di S.A.I.E. il programma già comunicato subisce  i l seguente cambiamento:
Sabato 22 e Domenica 23 Giugno apertura al pubblico con accompagnamento. in sottofondo , di composizioni musicali  inedite computerizzate a cura di Tiziano Chiaromonte .  Orario: 
dalle 18.00 alle 22.30 
Sabato 29 giugno
 ore 20.30 proiezione video sulla condizione della donna nella società odierna. Seguirà un dibattito. 
ore 22.00 degustazione dolci tipici

Domenica 23 Giugno
ore 19.00 consegna attestati.
ore 21.00 sorteggio quadri e chiusura manifestazione.

Una piacevole e fresca serata nel suggestivo contesto del Castello Bastione.


www.associazionehomofaber .com 
                                                                                                                                                                                                                                                    Terza Esposizione delle Arti Visive degli Artisti Nebroidei    
                          

Presentazione della manifestazione


L’associazione d’arte Homo Faber con il patrocinio del comune di Capo d’Orlando, organizza la terza ”Esposizione Delle Arti Visive“ aperta agli artisti nebroidei“ (e non) da tenersi a Capo d’Orlando da Domenica 16 Giugno a Domenica 30 Giugno 2013
Nei locali del Castello Bastione.
A seguito dell'esperienza nelle precedenti edizioni della ”Esposizione delle Arti Visive” e quindi delle nuove e diverse realtà artistiche espresse in quel contesto, si imponeva una nuova forma e struttura organizzativa ed una nuova location per dare maggiore respiro e visibilità alle varie tendenze espressive nelle Arti Visive.
L'intrinseca inclinazione che questo tipo di evento va assumendo
(cioè quello di laboratorio di ricerca, elaborazione, sperimentazione artistica), impone l'esigenza di dotare la manifestazione di una struttura organizzativa più completa ed efficiente. Si pone quindi l'esigenza di strutturarla in un arco di tempo più lungo ed in un sito coperto
e sufficientemente ampio. In tal modo le varie espressioni artistiche che vi parteciperanno come: pittura, scultura, fotografia, video installazioni
ed altro, in questo contesto potranno esprimersi in modo più visibile, distinguibile tra loro e comprensibili al pubblico, senza per altro compromettere o limitare l'armonia della rappresentabilità nel loro insieme.
Quindi, per venire incontro a queste importanti esigenze, si disporranno delle aree o sezioni specifiche per ogni stile artistico.

Esse saranno;
Area o Sezione “A” Riservata ai pittori noti ed emergenti
Area o Sezione “B” Riservata a ricerca, innovazione e sperimentazione
Area o sezione “C” Riservata a fotografia
Area o sezione ”D” Riservata a sculture, installazioni, video, video installazione.





Con questo assetto ciò che si vuole realizzare è l'idea di: “laboratorio artistico“, all'interno del quale si sperimenta e crea Arte.
In questa ottica, nel corso della manifestazione, saranno previste diverse performance quali :
Estemporanea di pittura a tema libero non competitiva
Proiezioni, in modo continuativo di video clip, video installazioni,
video mapping.

Saranno previste inoltre iniziative e manifestazioni collaterali
che avranno il compito di stimolare maggiormente l'interesse
e la partecipazione del pubblico all'evento quali: lotteria a premi con estrazione di dipinti di autori partecipanti, e non alla manifestazione e gentilmente concessi per l'occasione.
Rappresentazione di spettacolo musicale, danza, narrazione.
Degustazione di dolci tipici.
Altro ed eventuali.

Programma

Domenica 16 Giugno alle ore 18.00  inaugurazione
                                             ore 21.00  video proiezione a tema. La condizione della                                                                                        donna. Seguirà un dibattito
Sabato 22                            ore 21.00  degustazione dolci tipici
                                             ore 22.00  alternative dance (serata danzante)
Domenica 23                       ore 21.00  video proiezione a tema. Immigrazione e                                                                                    integrazione .Seguirà  un dibattito
Sabato 29                            ore 22.00  alternative dance (serata danzante)
Domenica  30                      ore18.00   apertura al pubblico
                                             ore 21.00  sorteggio a premi
                                             ore 22.00  consegna attestati
                                                               alternative dance (?)
                                       chiusura manifestazione
 Nel corso  della esposizione  verrà diffusa  musica digitale inedita  a cura di Tiziano Chiaromonte.

N.B. Le voci col punto interrogativo sono da confermare

Il presidente
Nicola Chiaromonte


martedì 4 giugno 2013

L'Italia in America: «Il pugile in riposo» esposto a New York

L'Italia in America: «Il pugile in riposo» esposto a New York



Dal Corriere della Sera: 


DAL NOSTRO INVIATONEW YORK — Nella New York mecca delle grandi
 manifestazioni pugilistiche del ventesimo secolo, nel Metropolitan
Museum che qualche mese fa ha ospitato una mostra di quadri di inizio
Novecento dedicati alla boxe, da oggi al 15 luglio è esposto un pugile molto
particolare: The Boxer at Rest, il pugile in riposo, una splendida statua
ellenistica in bronzo del IV secolo avanti Cristo che fu portata a Roma,
dove poi rimase nascosta per secoli per sottrarla alle razzie. Un'opera
rinvenuta solo nel 1885 durante alcuni scavi nei pressi del Quirinale.
Da allora la statua è il pezzo forte del Museo nazionale romano.
Varie istituzioni culturali americane l'hanno chiesta ripetutamente
in prestito, ma sempre inutilmente. Ora il Pugile arriva finalmente al
Met, anche se per sole sei settimane, grazie all'ambasciata italiana
a Washington che ha inserito l'evento nel programma dell'Anno
della cultura italiana negli Stati Uniti e grazie all'Eni, «corporate
ambassador» di questo anno di manifestazioni culturali, che
ha materialmente organizzato l'esposizione. Rispondendo ai ringraziamenti
dei responsabili del grande museo di New York, l'amministratore
delegato dell'Eni Paolo Scaroni si è detto orgoglioso per «aver portato
tra queste prestigiose mura un pezzo d'Italia» e ha spiegato, insieme
al senior vicepresidente dell'Eni per le relazioni internazionali, Stefano
Lucchini, l'importanza che la cultura riveste per il grande gruppo
dell'energia: lo strumento attraverso il quale viene creato un nesso coi
territorio nei quale la società opera, un vero biglietto da visita dell'arte,
della creatività e dell'innovazione italiana che si vogliono portare nel
mondo. E all'importanza che questa scultura ha avuto nella storia
dell'antica Roma, la forza dell'opera, la testimonianza che essa rappresenta,
anche di amore per lo sport, ha fatto riferimento l'ambasciatore Claudio
Bisogniero, impegnatissimo a mettere in scena gli oltre 200 eventi culturali
di questo 2013 assai speciale dell'Italia negli Usa: arte, letteratura, design,
tecnologia. Conferenze e mostre tra le quali spiccano proprio quella del
«Pugile» e l'esposizione del «Codice del volo» di Leonardo che arriverà in
autunno a Washington e New York.
Massimo Gaggi