Si è svolto Domenica alle 19.00, presso il Castello Bastione, in occasione della chiusura della 5a Esposizione delle arti visive, un incontro-dibattito sul tema "Arte nei Nebrodi". I lavori sono stati introdotti da un intervento del presidente di Homo Faber, Nicola Chiaromonte. Sono intervenuti l'Ing. Farid Adly, presidente ACM, Mario Biffarella, per l'Associazione Kermesse d'Arte e Mauro Cappotto, presidente di Nebrodi Arte. All'incontro erano presenti, oltre ad un pubblico colto e affezionato alle proposte culturali, diversi artisti tra i quali ricordiamo: (oltre a quelli già citati) Pippo Coci, Angelo Restifo, Nanni Zangla, Mariateresa Giunta, Caterina D'Errico, Lorenzo Di Pane, Laura Miraglia e Cottignoli,...
Un incontro non certo per piangersi addosso, ma per progettare nuovi cammini e perlustrare nuove strade verso l'aggregazione degli operatori dell'Arte nel comprensorio, senza ledere la specificità di nessuno, singolo, gruppo o associazione.
Il resoconto ufficiale e dettagliato della serata sarà redatto dalla Homo Faber. Ci preme qui anticipare la data del prossimo incontro, al quale tutti sono invitati.
data: Sabato 17 Ottobre 2015,
ora: 18.00
Luogo: LA STANZA DELLA SETA - MUSEO PALAZZO MILIO - Ficarra (Me)
Vi vogliamo anticipare su questo blog l'intervento del presidente di ACM, Ing. Farid Adly:
Intervento di Farid Adly
al dibattito di Homo Faber
Castello Bastione – Capo d'Orlando
in occasione della 5a Esposizione di Arti Visive.
Domenica 27 Settembre 2015
(*===*)
Ho ricevuto l'invito del presidente dell'Associazione Homo Faber, che
ringrazio, a partecipare con un mio intervento a questo dibattito.
Per ragioni di impegni improrogabili già prefissati ho preparato
questo testo scritto, che sarebbe stato letto da altri in caso di mia
impossibilità a proseguire la serata con voi. Ma eccomi qua e mi scuso, anticipatamente, in caso non potessi rimanere con voi per ascoltare il resto degli altri interventi.
Vorrei rettificare prima di tutto, una frase di Nicol detta poco fa nella sua introduzione. "La Sicilia a Milano" è un progetto di ACM-Casa delle Culture e non personale mio; prego gli amici di puntualizzare correttamente questo aspetto e non sminuire la portata del lavoro collettivo che c'è dietro a tale iniziativa.
Vorrei rettificare prima di tutto, una frase di Nicol detta poco fa nella sua introduzione. "La Sicilia a Milano" è un progetto di ACM-Casa delle Culture e non personale mio; prego gli amici di puntualizzare correttamente questo aspetto e non sminuire la portata del lavoro collettivo che c'è dietro a tale iniziativa.
Contrariamente all'introduzione dell'amico Nicola Chiaromonte, presidente di Homo Faber, io non partirò dal particolare territoriale, ma affronterò il tema prendendolo alla larga, analizzando prima la situazione generale.
Il sistema dell'Arte è una macchina complessa, che implica oltre
alla creatività anche la comunicazione, il mercato e la politica
(quest'ultima nel senso nobile della parola, cioè, l'arte del
possibile, regolatrice della convivenza nella società e non nel
senso della politica politicante che arraffa il consenso elargendo
favori).
I rapporti di potere tra i quattro lati dell'operazione artistica non
sono paritari e non sono sempre limpidi e corretti e su ciascun
terreno operano diverse figure ed istituzioni: musei, gallerie,
collezionisti, mostre, riviste specializzate, scuole ed accademie,
pubblico, fiere, critici, aste, curatori museali, fondi
d’investimento, Enti pubblici e, naturalmente, non certamente ultimi, gli artisti,
categoria questa dai confini labili che è difficile definire con
nitidezza.
Questo sistema si dirama a diversi livelli nazionali ed
internazionali e l'Arte nei Nebrodi rappresenta una goccia in questo
oceano. Soltanto il renderci conto di essere una semplice goccia, ma
come tale è fondamentale, perché sommata ad altre gocce formano
quell'oceano, soltanto questa consapevolezza – dicevo - ci potrebbe
dare la forza di guardare con serenità e senso di realtà al nostro
operare, senza deprimenti sottovalutazioni e anche senza la
spavalderia dell'onnipotenza.
L'obiettivo delle nostre azioni – a mio parere – non dovrebbe
essere quello di scardinare il sistema, perché semplicemente non ne
avremmo le forze e le capacità, ma quello di creare uno spazio
vitale per misurarci con esso. Non si abbatte il capitalismo con
l'equo e solidale, malgrado l'importante ruolo di solidarietà che
questa intuizione ha introdotto nel commercio mondiale. Molti si
dannano a gridare a squarciagola contro il mercato, ma poi sono loro
i primi a presentarsi ad elemosinare un pezzetto di visibilità
effimera, che si rivela poi un miraggio ingannevole. Dobbiamo
renderci conto realisticamente che il denaro – proprio quel vile e
sporco denaro – è una parte integrante ed essenziale dello scambio
sociale ed umano. Qualsiasi affermazione contraria è pura ipocrisia.
Possiamo diminuire la sua centralità, ma non possiamo ignorarlo,
semplicemente perché “le nozze non si fanno con i fichi secchi”.
Purtroppo la maggior parte del denaro pubblico destinato a promuovere
l'arte si dipana in percorsi poco trasparenti e va ad ingrossare il
collaudato sistema delle clientele e degli incarichi agli amici degli
amici.
Sgomberato il campo da false ed equivoche affermazioni, veniamo ai
nostri compiti. Di fronte all'ardua impresa da intraprendere, l'unico
metodo efficace è "l'unione fa la forza". Ma l'unione, ahimè, è una
chimera. Il buon senso e la storia ci hanno trasmesso che gli artisti
affermati di norma prendono cura di quelli giovani per guidarli ed
accompagnarli nel loro percorso; senza gelosie e paure da parte dei
primi e senza l'appiattirsi al ruolo di imitatori, per i secondi.
Soltanto artisti sicuri di se stessi sono capaci di una condotta
simile.
Da non artista, posso comprendere la necessità di ciascuno di avere
il proprio spazio vitale, ma credo fermamente anche che se non ci
mettessimo a lavorare insieme e dal basso, per superare il
provincialismo al quale siamo condannati, non ci sarebbe futuro per
nessuno. Dobbiamo guardare con interesse e con apertura alla nascita
di nuove associazioni nel comprensorio. Non dobbiamo mettere mai in
atto dosi di campanilismo suicida. E' un passo interessante mettere
insieme le forze per proporre nuove dimensioni di manifestazioni
artistiche di un certo spessore. Non sarà facile, ma sperimentiamo.
La mia proposta concreta è questa: Unire la Rassegna d'Arte dell'ACM con l'Esposizione delle arti visive della Homo Faber. Per organizzare meglio gli eventi, l'Associazione Mediterraneo ha deciso di far saltare la Rassegna del 2016 e spostarla al 2017 e probabilmente manterremo sempre la cadenza biennale. Scegliere un tema generale di grande valenza sociale ed aprire agli artisti di ogni dove. La mostra potrà così essere esposta alternativamente a Capo d'Orlando ed Acquedolci (un'apertura di edizione alla volta) e portarla in altri comuni interessati del comprensorio, per poi passare a siti nazionali. Noi – per la prossima edizione - abbiamo presentato la domanda ai Comuni di Firenze e Torino. Rimane sottinteso che si divideranno pariteticamente onori ed oneri, con coerenza, trasparenza e lealtà. Questa proposta è aperta all'adesione di tutte le associazioni interessate.
La mia proposta concreta è questa: Unire la Rassegna d'Arte dell'ACM con l'Esposizione delle arti visive della Homo Faber. Per organizzare meglio gli eventi, l'Associazione Mediterraneo ha deciso di far saltare la Rassegna del 2016 e spostarla al 2017 e probabilmente manterremo sempre la cadenza biennale. Scegliere un tema generale di grande valenza sociale ed aprire agli artisti di ogni dove. La mostra potrà così essere esposta alternativamente a Capo d'Orlando ed Acquedolci (un'apertura di edizione alla volta) e portarla in altri comuni interessati del comprensorio, per poi passare a siti nazionali. Noi – per la prossima edizione - abbiamo presentato la domanda ai Comuni di Firenze e Torino. Rimane sottinteso che si divideranno pariteticamente onori ed oneri, con coerenza, trasparenza e lealtà. Questa proposta è aperta all'adesione di tutte le associazioni interessate.
Colgo l'occasione per informarvi che il prossimo ottobre, l'ACM
compie 15 anni. Vi invito a due eventi che organizzeremo per
l'occasione:
- Sabato 10 Ottobre giornata nazionale del Contemporaneo indetta da AMACI (Associazione Musei d'Arte Contemporanea in Italia) dove terremo alle ore 18.00 un incontro dal titolo: “L'arte contemporanea in Italia, Oggi” e il
- Venerdì 23 Ottobre, anniversario della nascita di ACM, alla Conferenza su: “Paesaggi e tradizioni nei Nebrodi”, dell'arch. Franco Brancatelli.
- Sabato 10 Ottobre giornata nazionale del Contemporaneo indetta da AMACI (Associazione Musei d'Arte Contemporanea in Italia) dove terremo alle ore 18.00 un incontro dal titolo: “L'arte contemporanea in Italia, Oggi” e il
- Venerdì 23 Ottobre, anniversario della nascita di ACM, alla Conferenza su: “Paesaggi e tradizioni nei Nebrodi”, dell'arch. Franco Brancatelli.
Da formiche operaie, rilanciamo parafrasandolo il grido di un secolo
e mezzo fa: “Operatori d'arte di tutto il mondo, unitevi!”.
(---+***+---)
Appena ci giungeranno gli altri interventi, con piacere li pubblicheremo.
Lo Staff Comunicazione ACM-Casa delle Culture
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