Non ci conoscevamo. Ci siamo incontrati su Fb e ci è sembrato tutto interessante. Il loro lavoro artistico di riportare in vita materiale fuori moda e ricostruire Icone artistiche per uomini simbolo del secolo passato. A loro è piaciuta la nostra iniziativa a favore dei bambini di Gaza.
Poi abbiamo scoperto di avere una passione comune: quella della Comunità terapeutica per individui sani di Radio Popolare.
Parliamo del collettivo artistico Jean Jacques Boutier, che opera nella provincia di Varese, ma con raggio d'azione internazionale. A partire dallo pseudonimo.
Ecco cosa abbiamo trovato su Internet:
"Jean Jacques Boutier è un collettivo aperto nato nel 2013 da una esperienza comune e da una comune esigenza.
Simboli di un secolo esaurito, riconosciuti e consumati, digeriti e finiti su magliette, borsette e pubblicità.
Simboli esausti rinati con materie esauste, di scarto, superate da nuove mode e nuovi gusti.
Simboli che ognuno (ri)conosce e (re)interpreta secondo i propri riferimenti e la propria sensibilità, sia chi guarda sia chi realizza...
Icone di un secolo passato che perdono il perché del loro essere famosi per acquistare solo il valore di un volto riconoscibile da tutti.
Icone popolari.
Jean Jacques Boutier nasce per dare cittadinanza al fuori moda, al classico, all’eccesso, allo sbiadito.
Stoffe esiliate, clandestine, apolidi, finalmente trovano casa.
Jean Jacques Boutier nasce per ridare il valore di un esistenza senza valore o, semplicemente, per abbinare un volto ad una esistenza di valore.
…………sempre che li vogliate riconoscere".
Una sintonia bellissima ed è subito nata un'amicizia che spero continui nel tempo, e magari un giorno ospitare una mostra alla Casa delle Culture.
Le due opere donate sono arrivate alla Casa delle Culture per posta e le foto le trovate qui sotto. Se avete voglia di capire meglio l'arte del Collettivo, non fate altro che sfogliare questi siti (cliccare sul titolo):
Una galleria di immagini su La Repubblica online
Una mostra del 2014 e alcune Icone
La mostra del 2015 ed una segnalazione su Exibart
Un premio
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