LA notizia dell'evento sul Giornale di Sicilia
(foto e testo di Gino Pappalardo)
Alla Casa delle Culture si è tenuta il 10 Ottobre 2015 la Giornata del Contemporaneo, indetta a livello nazionale da AMACI. Il tema affrontato è stato quello del "Sistema dell'Arte Contemporanea in Italia, oggi". Nel pomeriggio, alle 18.00 è stata tenuta la Conferenza del maestro Nino Santomarco sull'esperienza e la storia della Biennale d'arte di Sant'Agata.
Eccone il testo integrale:
RELAZIONE
SULLA BIENNALE E PNACOTECA
Nino Santomarco
Era
la primavera del 1979 quando nacque in alcuni amici il desiderio di
fondare una corrente artistica denominata “Carasicilia”, che
consentisse, attraverso mostre, conferenze, dibattiti, di portare
avanti un progetto quanto mai ambizioso: quello di valorizzare la
zona dei Nebrodi, ricca di storia, di opere d’arte e splendida nel
suo paesaggio. Aderirono a questa iniziativa il pittore Giambecchina,
Nuccio Lo Castro, Angelo Restifo, il sottoscritto e John Picking, che
intanto si era trasferito dall'Inghilterra a Militello Rosmarino.
Fu quello di “Carasicilia”, un punto di partenza verso traguardi
più lontani e più importanti. Lo scopo principale del sottoscritto
era quello di convogliare a Sant’Agata Militello i più grandi
artisti dell’arte contemporanea, invitandoli a partecipare a una
grande mostra a cadenza biennale; realizzare cioè una rassegna che
fosse un documento illuminante dell’arte contemporanea italiana,
del suo ampio spettro e tendenze di orientamento, ma che assicurasse
al tempo stesso la presenza di personalità già affermate e di
quelle cui critica e mercato garantissero riconoscimenti concordi.
L’iniziativa sarebbe servita anche a stimolare le idee dei pittori
della zona, mettendoli a contatto con esperienze e culture diverse, a
coinvolgere i cittadini di tutto un comprensorio ed a creare nel
tempo, con le opere premiate di proprietà del Comune, una pinacoteca
che contribuisse a fare della città di Sant’Agata Militello uno
dei centri d’interesse del mondo artistico-culturale nazionale.
L’idea
della Biennale d’arte rimase per lunghi anni dentro di me, quasi in
letargo, ma sempre pronta a svegliarsi qualora si presentasse
l’occasione. Solo nell'estate del 1986 l’idea fu attenzionata
prima con una certa diffidenza, poi con curiosità , infine fu
condivisa con entusiasmo dagli amministratori santagatesi del tempo,
ed in modo particolare dall’assessore Gaetano Brancatelli e dal
sindaco Alfredo Vicari. Fu cosi che, sotto la direzione artistica dei
critici d’arte Albano Rossi e Dino Ales, il 3 ottobre del 1987 fu
varata la prima edizione della Biennale d’arte , alla quale
parteciparono cento artisti provenienti da ogni parte d’Italia: i
rappresentanti cioè delle più vitali tendenze dell’arte
contemporanea. L’impegno assunto dall'amministrazione comunale e
dall'organizzazione affidata alla pro-loco, è stato ripagato con
un successo che è andato oltre i confini dell’Isola.
Alla
prima seguirono altre tre edizioni. Nella seconda, direttori
artistici Albano Rossi e Giovanni Cappuzzo, furono coinvolti anche
alcuni artisti santagatesi: Giuseppe Coci, Pietro Cordici, Ettore
Maria Merlino, John Picking e Nino Santomarco, selezionati dal
critico milanese Raffaele De Grata.
Mi
piace soffermarmi sulla terza edizione, curata da Giovanni Bonanno,
alla quale diedi il mio contributo sia come ideatore dell’evento,
sia come assessore ai beni culturali: Fu organizzato in seno alla
Biennale un omaggio ad Emilio Greco con cui ebbi la fortuna di
relazionarmi più volte per concordare la sua partecipazione. Fu
allestita una sezione delle sue opere, 41 preziose incisioni, 4 delle
quali oggi fanno parte della Pinacoteca Comunale. Mi piace ricordare
una vicenda che mi ha raccontato allora:“ Per i giovani della mia
generazione esporre opere d’arte si limitava a qualche rara mostra
sindacale. Delle opere esposte non se ne vendeva alcuna; e una volta
che mancò un disegno, fummo tutti contenti che qualcuno lo avesse
rubato, forse per amore per l’arte”.
In
quella terza edizione parteciparono artisti di grande prestigio:
Bardi, Bodini, Bonanno, Caruso, Ciminaghi, Frangi, Gauli, Giulietti,
Guccione, Marino, Migneco, Milluzzo, Nocera, Pecoraino, Piazza,
Sirotti, Spinosa, Vitali.
La
quarta, curata da Aldo Casanova, fu l’ultima edizione: vi
parteciparono 73 artisti di varie tendenze, Vi parteciparono anche 18
artisti del nostro territorio e fu reso un omaggio al pittore Tano
Santoro.
Un’altra
Rassegna infine, da citare è “Settembre Arte”, e sul modello
delle passate edizioni delle Biennale, alcuni scultori lasciarono al
Comune delle opere che costituirono l’arredo urbano della villa
“Falcone e Borsellino” sul lungomare della città. Un Museo a
cielo aperto trascurato da tutte le amministrazioni che seguirono.
Oggi alcune sculture, in particolare quella di Simon Benetton
appaiono alquanto deteriorate e necessitano di urgente restauro.
Ma,
come dicevo prima, uno degli scopi principale delle varie edizioni
delle Biennali d’arte era quello di realizzare, con le opere donate
dagli , una Pinacoteca Comunale.
Per
raggiungere tale scopo era necessario che l’iniziativa partisse
dall’amministrazione comunale.
A
gennaio del 2010 il Sindaco della città Bruno Mancuso nomina Nino
Santomarco consulente per la Pinacoteca e per le attività culturali
di Sant’Agata Militello. Era la svolta decisiva per arrivare alla
tanto sospirata Pinacoteca d’Arte.
Il
30 dicembre 2010, grazie anche ad un contributo regionale è stata
inaugurata , nei locali del Castello Gallego la Pinacoteca D’Arte
Contemporanea dedicata allo scultore Nino Franchina, che raccoglie 80
opere provenienti dalle varie edizioni della Biennale oltre ad una
donazione del pittore Tano Santoro.
Una
città, una comunità pur piccola, che promuove e organizza attività
che sostengono l’arte in tutte le suo forme e nei suoi molteplici
aspetti è una società civile e come scrisse Consolo in relazione
alla terza Biennale d’arte “ogni mostra, ogni quadro di ogni
verissimo pittore che nella mostra espone, crediamo che rappresenti
per il paese, per i suoi giovani principalmente, l’occasione per
vedere e per capire: cos'è la pittura, l’arte, questa nobile,
necessaria attività dell’uomo che le acque velenose e tempestose
del nostro tempi tremendamente minacciano.
Grazie.
Nino Santomarco
Intervento di Nino Santomarco alla Casa delle Culture
sull'esperienza della Biennale d'Arte di Sant'Agata Militello
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