(ASCA) - Roma, 4 nov - Un alone di mistero circonda il ritrovamento di circa 1.500 opere d'arte di grandissimo valore, compresi alcuni lavori di Picasso e Matisse, trafugate dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. La scoperta dei quadri, che valgono circa 1 miliardo di euro, e' stata annunciata ieri dal settimanale Focus e il portavoce del governo tedesco, Steffen Seibert, ha detto che Berlino era informata del caso ed era in attesa delle conclusioni dei magistrati e degli esperti d'arte. I quadri sono stati ritrovati nel 2011 nel corso di una perquisizione nella casa di un ottantenne figlio di un collezionista d'arte, Hildebrand Gurlitt, che li aveva acquistati durante gli anni trenta e quaranta. Oltre a Picasso e Matisse, la collezione comprende opere di Marc Chagall e dei pittori tedeschi Emil Nolde, Franz Marc, Max Beckmann e Max Liebermann. I nazisti fecero razzia di opere d'arte in Germania e in tutta Europa, prima e durante la guerra e il ministro della propaganda Joseph Goebbels, aveva incaricato proprio Gurlitt di vendere i quadri, che per i loro soggetti non erano apprezzati dai nazisti che li consideravano ''degenerati''. Il collezionista ne aveva venduti solo una parte, conservando il resto delle inestimabili opere. Secondo Focus, il ''tesoro di Hitler'' e' attualmente custodito in un magazzino di Monaco.
Berlino, 4 nov. (TMNews) - Bisognerà attendere fino a domani per sapere qualcosa di più sulla sensazionale scoperta fatta nel 2011 tra i rifiuti e il disordine in un appartamento di Monaco di Baviera: 1.500 opere d'arte fra cui dei Picasso, dei Matisse e dei Chagall, numerose delle quali verosimilmente provenienti dalla spoliazione degli ebrei da parte nazista. La procura della città bavarese di Augusta, a cui competono le indagini sul caso, ha convocato per domani una conferenza stampa sulla vicenda che, prima della rivelazione ieri del settimanale Focus che è riuscito a mettere le mani sui fascicoli dell'inchiesta, era stata tenuta per oltre due anni sotto silenzio.
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