martedì 30 novembre 2010

Il maestro Salvatore Morello espone alla Casa delle Culture


per ingrandire l'immagine, cliccate sopra

Domenica 5 Dicembre 2010 si inaugura la mostra del maestro Salvatore Morello alla Casa delle Culture.
Sarà un evento di eccezione perché la mostra in realtà non è una ma, bensì, due: oltre a quella esposta alla Casa delle Culture ci sarà una sezione presso la saletta di Piazza Giovanni Paolo II.

L'inaugurazione, infatti, si terrà nel centro del paese in una struttura coperta.
All'inaugurazione interverranno molti artisti e il maestro Morello sarà presentato dal prof. Salvatore Mangione, ex sindaco di San Fratello e grande cultore delle tradizioni del territorio.

Alla cerimonia sarà presente un'illustratrice milanese, Anna Masini, che ha partecipato alla mostra "100 illustrazioni per i bambini di Gaza".

Durante la cerimonia sarà sorteggiato il biglietto vincente della sottoscrizione a premi con in palio il quadro del maestro Morello: "Cavallo San Fratellano in un paesaggio nebroideo".

L'iniziativa è dell'ACM ed è patrocinata dal Comune di Acquedolci.

Comunicato stampa

lunedì 29 novembre 2010

La cultura è come il pane ma Tremonti, Bondi e Brunetta preferiscono le loro brioches

«La cultura non si mangia», pensiero del ministro che fa i conti, ma questa volta li fa male: se il cinema e i teatri chiudono, 250mila lavoratori si siedono a tavola davanti al piatto vuoto


Link all'articolo su "domani.arcoiris.tv":
Mangino brioches

L'Araba Fenice: rinasce il Museo di Baghdad. La Cultura come ancora di salvezza di una nazione.

La Cultura non ha confini. Ecco perché parliamo, oggi e in questo blog, di Baghdad. Una città lontana geograficamente, ma è nel cuore di tutti i democratici e i pacifisti, perché è una città che ha sofferto per le colpe di un tiranno (Saddam Hussein) e per l'arroganza dell'imperialismo (i Bush, padre e figlio)

Oggi venaimo a sapere della rinascita del Museo di Baghdad. E' un segnale che ci conforta doppiamente. Dal punto di vista della solidarietà: è il segno di una ripresa della vita civile; e dal punto di vista culturale: è l'evidente ruolo della Cultura nel ricreare il tessuto della convivenza sociale.

''Molte mie opere rappresentano uomini e donne, realizzati con filo di ferro attorcigliato a spirale, a simboleggiare gli iracheni imprigionati nel loro dolore e nei problemi della vita quotidiana. Voglio esprimere così - aggiunge - il senso di instabilità in cui purtroppo è ancora avvolto il nostro Paese'', sostiene lo scultore Riyadh Al-Hendawi all'inaugurazione della sua Mostra.



Link alla notizia di ADNKRONOS:
La riapertura del Museo di baghdad

Martedì 30 Novembre ultimo giorno della mostra Angelo Restifo. Domenica 5 Dicembre si inaugura l'esposizione di Salvatore Morello

Affrettatevi! Sono gli ultimi giorni della mostra di Angelo Restifo Geometrie, paesaggi, artifici. Il giorno di chiusura definitiva è Martedì 30 Novembre 2010.
Domenica 5 Dicembre, invece, si inaugurerà la prossima esposizione del maestro Salvatore Morello. Inaugurazione che si terrà, alle 16.30, in piazza Giovanni Paolo II - Acquedolci (Me). Infatti, la mostra si sdoppierà; oltre alla Casa delle Culture, verrà allestita una sezione presso la saletta comunale sita nella piazza ex dsitributore di carburante.

Si rammenta inoltre che al castello Gallego di Sant'Agata Militello è in corso la "Mostra Arti Visive", una collettiva di molti artisti nebroidei, organizzata dall'Associazione Homo Faber di Capo d'Orlando.



Nella foto (da Sinistra): Ing. Farid Adly, presidente ACM; Rosetta Marino; Silvia Mpa; Carmela Ricciardi; Calogero Corrao e Angelo Restifo.

Acquedolci, gli "Stati Generali" della Cultura a marchio ARCI, in Provincia di Messina

E' stata una riunione simpatica, partecipata, produttiva e scoppiettante.
Nell'angolo del salone di Villa Amerigo, era lì fisso, solido e che emanava un benefico calore, il camino. Ma nulla a confronto col calore umano che i soci dell'ARCI e i dirigenti dei circoli hanno espresso nella giornata di Domenica, quando si è tenuto ad Acquedolci la riunione del Territoriale ARCI Messina. Ci piace pensarla con l'incontro degli "Stati Generali" della Cultura a marchio ARCI, nella provincia di Messina.
Grazie a tutti/e per i loro contributi. Dalle mie parti si dice: "Anche il più grande oceano è fatto di gocce"; ricordatevelo sempre, cari lettori!
Non è stata l'occasione per presentare i «cahiers de doléances», ma di proposte per rilanciare le relazioni tra circoli ARCI, facendo circolare maggiormente le informazioni. Le realtà dell'ARCI nella nostra Provincia sono molteplici e coprono attività diversissime: dall'azione giovanile alla solidarietà con i migranti, dall'arte al teatro, dalla musica al cinema, dalla difesa dell'ambiente alla lotta per la legalità, dalla presentazione di libri all'educazione per l'infanzia, dalla solidarietà sociale a quella internazionale. E' un arco di interessi che comprende tutte le attività volte a una migliore convivenza e ad imprimere i segni del cambiamento.  
L'incontro acquedolcese, è servito anche come una scintilla per avviare un processo virtuoso: scambiare esperienze tra i vari circoli e magari programmare la condivisione di iniziative. Oltre alla circolazione delle informazioni nei rispettivi siti, blog, gruppi di Network sociali, ecc...
Durante l'incontro, la presidente avv. Carmen Cordaro ha espresso la solidarietà al circolo ARCI di Furnari nella sua azione di lotta per la legalità. I partecipanti tutti hanno assicurato "l'impegno e la disponibilità a sostenere un'azione comune a Furnari, per non lasciare soli coloro che sono in pirma linea". 
E' stato dichiarato ufficialmente l'avvio della campagna del Tesseramento 2011.


Links correlati:

ARCI nazionale

sabato 27 novembre 2010

"Bondi, un po' di coerenza!"

Il ministro della Cultura, Bondi, questa volta l'ha fatta grossa.
Non contento dello scandalo delle assunzioni di suoi parenti nel ministero, non contento delle proteste e degli scioperi contro i tagli alla Cultura, cosa fa? Spende 400 mila € di soldi pubblici per invitare a Venezia un'attrice bulgara, amica del suo capo.

Peccatro che il voto di sfiducia nei suoi confronti sia slittato.

Il Ministro Bondi taglia la Cultura e spende 400 mila € (viaggio e soggiorno a Venezia) per l'amica del capo

venerdì 26 novembre 2010

Casa delle Culture: Ultimi giorni della Mostra di Angelo Restifo

Carissimi e carissime,
il prossimo Martedì, 30 Novembre 2010, si conclude la mostra di Angelo Restifo alla Casa delle Culture.
Siamo molto soddisfatti per i risultati raggiunti, in termini di visite, di attenzione mediatica e, soprattutto, di risultati concreti.

Per chi non l'ha ancora visitata, tra i colleghi artisti, abbiamo ancora una manciata di giorni per soddisfare una curiosità e per un confronto positivo con lo stile di un amico. Vi aspettiamo anche per passare insieme un pomeriggio sereno e simpatico durante questo fine settimana.

Il prossimo appuntamento di "ALCHIMIA DELLA BELLEZZA" sarà con il maestro Salvatore Morello. Dal 5 al 31 Dicembre 2010. In quell'occasione, la Casa delle Culture si sdoppierà, aprendo un'altra succursale nel centro di Acquedolci, in piazza Giovanni Paolo II, nella saletta comunale (ex distributore di carburante). Anche l'inaugurazione si terrà in piazza, all'interno della sala coperta (in previsioni di eventuale pioggia).

Vi comunico, inoltre, che le associazioni Homo Faber e Nebrodi Arte stanno programmando in questo periodo due iniziative, rispettivamente, per questo fine settimana a Sant'Agata (una collettiva) e tra un mese sul tema della follia (sempre a Sant'Agata). Vedete i link su questo blog http://www.alchimiadellabellezza.blogspot.com/

L'artista Ettore Merlino inaugurerà una sua personale il 19 Dicembre 2010 al Castello Gallego di Sant'Agata Militello.

A presto.
Ing. Farid Adly
presidente ACM - Casa delle Culture

mercoledì 24 novembre 2010

giulia o blog: Elefante Lighea

giulia o blog: Elefante Lighea

Proposta di lettura: Margherita Hack, "Le stelle ci insegnano da dove veniamo"

La grando astrofisica italiana ha pubblicato recentemente, insieme a Viviano Domenici, un libro dal titolo "Notte di stelle", che ne raccomando la lettrua (qui di seguito troverete le necessarie indicazioni e una recensione del prof. Giulio Giorello.

Margherita Hack è stata anche intervistata da Maria Volpe (Corriere della Sera TV) sui temi dell'oggi, dall Cultura alla Politica, dalla Religione alle scelte di vita.
Video-intervista Margherita Hack



Margherita Hack, Viviano Domenici
NOTTE DI STELLE. LE COSTELLAZIONI FRA SCIENZA E MITO
Sperling & Kupfer
pp. 315, € 18

MONDI - MARGHERITA HACK, VIVIANO DOMENICI

L’uomo vide il cielo e scoprì se stesso

Con l’occhio rivolto in alto abbiamo inventato le costellazioni Miti, credenze e riti che ci hanno accompagnato nella storia

«Guarda, amico mio, i segni del cielo. Significano qualcosa, anche se non saprei dirti cosa», dichiarava Oliver Cromwell, il condottiero dei puritani, alla fine della battaglia a un compagno d’armi che aveva appena perso il figlio. Guardando le stelle dal tetto della sua leggendaria cuccia, Snoopy gli fa eco più di tre secoli dopo, nell’America apparentemente innocente e spensierata degli anni Sessanta, che si stava sempre più impelagando nel conflitto del Vietnam. Per i mortali «i tempi stanno cambiando»; anzi, cambiano incessantemente, come cantava allora Bob Dylan; ma gli astri del cielo sembrano rimanere gli stessi e «i cani son sempre cani», come concludeva filosoficamente il bracchetto creato dalla matita di Charles Schulz.
È mai possibile, allora, cogliere un qualche nesso tra le cicliche vicende del cielo e le più turbolente storie di uomini (e di cani)? Da millenni ci ha provato l’astrologia: le stelle non stanno semplicemente a guardare, ma influenzano se non addirittura determinano il nostro destino. Senonché, le scoperte della scienza e le realizzazioni della tecnologia paiono avere preso il posto dei miti e delle favole degli antichi, mentre la divinazione astrologica avrebbe dovuto ormai cedere il passo all’astronomia rigorosa, come già auspicava un giovanissimo Giacomo Leopardi nella sua Storia dell’astronomia (1813).
Il condizionale, però, resta d’obbligo. In un bel romanzo di Ismail Kadaré, I tamburi della pioggia (Corbaccio, 1997), l’astrologo dell’esercito turco che assedia una fortezza albanese predice una posizione favorevole delle stelle e «luna piena» che indicano l’imminente caduta della cittadella - salvo assistere poco dopo all’ennesima sconfitta degli assedianti: il comandante supremo lo manderà per punizione a scavare gallerie sottoterra, lui che era abituato a scrutare in alto.
Con una certa vena autoironica, qualche anno fa Margherita Hack, tenace avversaria di qualsiasi superstizione parascientifica, citava una vignetta che qualcuno aveva disegnato apposta per lei, ove la nostra scienziata (e sportiva) si spostava in bicicletta mentre un riccone la superava disinvoltamente alla guida di una macchina di lusso. E lui commentava: «La differenza è semplice: io sono un astrologo, lei un’astronoma» (Margherita Hack, Sette variazioni sul cielo, Raffaello Cortina, 1999).
Ora, insieme con Viviano Domenici, per decenni caporedattore delle pagine scientifiche del «Corriere», senza rinunciare alla polemica contro gli astrologi di ogni genere, Margherita invita ancora una volta a contemplare quello che è alla lettera il più grande spettacolo del mondo (Margherita Hack, Viviano Domenici, Notte di stelle. Le costellazioni fra scienza e mito: le più belle storie scritte nel cielo, Sperling & Kupfer, pp. 315, € 18): «Tutte le sere, quando si apre il sipario della notte, nel cielo nero si accendono le stelle» e lo show ha inizio. Si replica, è vero, da tempi immemorabili, ma non ha mai cessato di stimolare la fantasia umana. I nostri antenati presero a unire i luminosi puntini della volta stellata, un po’ come fanno i lettori più piccini in un celebre giochetto della settimana enigmistica. «Che cosa apparirà»? Divinità, eroi, unicorni e vergini, ma anche femmes fatales, per non dire di animali più o meno mostruosi. Sono nate così quelle particolari «illusioni» che chiamiamo costellazioni. Chiariscono subito Hack e Domenici che queste «nella realtà astronomica semplicemente non esistono: sono il risultato di un equivoco prospettico, che porta a considerare, come facenti parte di un unico Disegno, corpi celesti che nella realtà sono spesso distanti molti anniluce gli uni dagli altri, ma casualmente brillano nella stessa zona del cielo; e la prospettiva completa l’inganno».
Consideriamo, per esempio, una delle più celebri costellazioni, quella del Cane Maggiore. Qui coabitano Sirio (tecnicamente Alpha Canis Maioris), la stella brillantissima che si trova a «soli» 8,8 anniluce da noi (ovvero, la luce di Sirio ci mette poco meno di nove anni ad arrivare alla Terra) e Delta Canis Maioris, che si trova a ben 1960 anniluce dal nostro Globo (il che vuol dire che la luce di questa stella ci mette quasi due millenni per raggiungerci: più o meno il corso della storia dalla nascita di Gesù a oggi). Non dimentichiamo che gli anniluce misurano delle distanze, e quindi quella costellazione, (come tutte le altre), non è che una «falsa immagine» inventata dall’occhio (e dal cervello) dell’uomo, un po’ come la celebre foto ricordo del turista che a Pisa stende il braccio in un modo che appare sorreggere la Torre pendente. Ma non è certo per questo che il monumento non cade.
Ci vuole una certa tensione dell’immaginazione per scorgere davvero, in quella trama di stelle, un vero e proprio animale, come notava un severo filosofo come Baruch Spinoza, quando sosteneva che - pur usandosi la stessa parola - l’intelligenza umana era così poco simile a quella di Dio quanto era difficilmente somigliante il cane fatto di stelle al cane «animale che abbaia». Eppure, come diceva una romantica canzone del secolo scorso, le illusioni sono «dolci chimere». Non solo perché dicono molto sulla psiche dell’uomo, sulla sua storia, sui suoi desideri più profondi e sulle sue paure recondite. Solo così possiamo spiegarci come nelle vicissitudini della vita quei raggruppamenti di punti luminosi sono diventati Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario, Capricorno, Acquario e Pesci. Sono i cosiddetti segni zodiacali: lo Zodiaco è una «fascia immaginaria» distesa lungo l’eclittica, che è il piano dell’orbita della Terra intorno al Sole. L’intersezione di questo piano con la volta celeste è un cerchio sul quale vediamo proiettato il Sole che sembra percorrerlo in un anno. Noi sappiamo, dai tempi di Copernico (1473-1543), per non dire di Aristarco di Samo (III secolo a.C.), che in realtà siamo noi, che viaggiamo sull’astronave chiamata Terra, che descriviamo annualmente un giro completo. Per di più, a causa di un fenomeno già noto agli antichi e mirabilmente spiegato da Newton (1643-1727), ovvero la precessione degli equinozi, gli antichi segni non corrispondono più alle costellazioni: «per esempio, il 21 marzo si vede il Sole proiettato in uno dei due punti in cui si intersecano il piano dell’equatore e quello dell’eclittica, detto punto di Ariete, perché un tempo si trovava in quella costellazione, mentre oggi si trova nei Pesci!».
Un’ulteriore stoccata razionale agli irrazionali «fedeli dell’astrologia», i quali non smettono comunque di credere agli oroscopi. Ma a chi ha mentalità scientifica le costellazioni, quelle zodiacali e le altre, restano comunque dei preziosi strumenti di riferimento. Indicano i diversi settori del cielo, utili per catalogare gli oggetti celesti e i fenomeni astronomici che siamo soliti osservare. Così, per esempio, in quello individuato dal Toro, la costellazione che fissava nel cielo il ricordo di alcune avventure erotiche di Zeus, ci sono non pochi elementi di notevole interesse come la celebre nebulosa del Granchio, che è ciò che resta di una supernova esplosa nel 1054: un evento registrato come un’improvvisa apparizione di grande luce dagli astronomi cinesi e giapponesi dell’antico Oriente.
Dopo tutto, nemmeno i cieli sono davvero immutabili. Come ci ricorda Margherita Hack, cui piace molto il settore del Toro, non fosse altro perché da lì ha preso le mosse la sua carriera di «amica delle stelle». Sia lecito aggiungere che il Toro piace anche a me, essendo nato il 14 maggio.
Giulio Giorello

Con la Cultura si mangia, anche se Tre Monti non lo sa.

Il grande Andrea Camilleri ha scritto un elenco che è stato letto in Tv (trasmissione Vieni via con me) dall'attore Luca Zingaretti.
Per chi l'ha perso, è una bella cosa da conoscere; per chi l'ha già visto, è un buon ripasso!

Si parte da Eva e la mela; in effetti Camilleri se la prende alla larga. Si passa la storia dell'umanità segnata dalle piccole scoperte legate alla soppravvivenza quotidiana, ma che hanno rappresentato la trasformazione degli umani da selvaggi a persone. La civilità è intimamente legata alla Cultura.

Insomma, non si vive per mangiare, ma si mangia per VIVERE!

Grazie, Camilleri!

Vieni via con me

martedì 23 novembre 2010

NAPOLITANO: NON SI RISANA DEBITO PUBBLICO MORTIFICANDO LA CULTURA

Grande Presidente!

"Non si risana debito pubblico mortificando la Cultura".
Questo l'allarme lanciato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel suo discorso in occasione della consegna dei premi ''Vittorio De Sica'' stamane (23/11/2010) al Quirinale.
''Abbiamo da fare i conti - ha detto il Capo dello Stato - con una riduzione, cui non possiamo sfuggire, del nostro debito pubblico, nell'interesse, soprattutto, delle nuove generazioni, sulle cui spalle non abbiamo il diritto di scaricare un simile peso. E cio' ci impone di ripensare molte cose, in Italia e in Europa, anche per come siamo cresciuti finora, spesso al di sopra delle nostre possibilita' nei paesi ricchi - ricchi nel contesto mondiale, per quanto segnati al loro interno da squilibri e iniquita'. Il mondo e' cambiato, e non ci sono sconti e vie d'uscita indolori per paesi - dell'Eurozona, ad esempio: lo stiamo vedendo - che hanno conosciuto un'illusoria troppo facile crescita negli scorsi decenni''.

''Queste sono le prove, queste sono le sfide attraverso cui passera' il futuro dell'Italia, e che richiedono revisioni rigorose nella spesa pubblica. Dobbiamo discuterne seriamente - ha proseguito Napolitano - e trovare nuove vie per il nostro sviluppo economico e sociale. Ma e' con serieta' e convinzione che mi sento di dire : queste vie non le troveremo attraverso una mortificazione della risorsa di cui l'Italia e' piu' ricca : la risorsa cultura, nella sua accezione unitaria. Adoperiamoci perche' di cio' si convincano tutti e perche' se ne traggano le conseguenze.

Questo deve essere il nostro solidale impegno''. Napolitano, rivolgendosi ai numerosi rappresentanti del mondo dello spettacolo, ha poi sottolineato di essere ''qui ancora una volta per rinnovare l'espressione della mia vicinanza - di cui ho detto in precedenti occasioni e non ho bisogno di ripetere le ragioni - al cinema italiano come parte costitutiva della nostra identita' nazionale, risorsa produttiva, fattore di prestigio e di attrazione dell'Italia nel mondo.

Naturalmente so bene quel che vi inquieta, quel che vi assilla, i motivi della protesta che ha ieri attraversato il paese. Lasciate tuttavia che io parta da qualche considerazione suggeritami dalla stessa evoluzione dei Premi De Sica e quindi dal programma della nostra cerimonia : che oggi non ha potuto comprendere la componente ETI (ente inspiegabilmente soppresso) e i premi (spero solo sospesi) 'Gli Olimpici del Teatro'. E di questa forzata assenza mi rammarico molto : non dimentichiamo che - come ha detto giorni fa un eminente studioso tedesco nel ricevere in queste sale il Premio Balzan - 'il teatro in tutte le sue forme e con la sua lunga e ricchissima storia' e' parte integrante della cultura europea, e 'gia' alla sua origine, in Attica' esso era ''la manifestazione pubblica piu' convincente e splendida del nostro modello di societa' democratica''.

''Con i Premi De Sica - ha aggiunto il Capo dello Stato - noi festeggiamo e sosteniamo, con il cinema, anche il teatro e tutte le realta' dello spettacolo.

Questa e' la dimensione, io credo, della riflessione di cui abbiamo bisogno.

Il discorso sullo spettacolo - come mondo espressivo e come attivita' economica, come industria - richiede un'attenzione specifica, per le gravi difficolta' che sta attraversando, per l'incertezza che pesa sul suo futuro. Tenendomi lontano - regola per me doverosa - dalla dialettica tra sindacati e governo, considero positivo quel che il ministro dei Beni culturali ha dichiarato sulle ragioni della protesta di ieri, sui problemi reali che essa pone, e quel che ha annunciato in materia di ripristino di risorse per il FUS 2011 e di rinnovo delle misure di incentivazione fiscale al cinema. Ma non c'e' dubbio che al di la' di cio' si imponga una riflessione di fondo e di prospettiva. Ed essa - insisto - deve comprendere l'insieme del capitolo cultura e quindi delle risorse pubbliche e private da destinarvi : spettacolo, comprese le istituzioni, anch'esse sofferenti, dell'opera lirica e della musica sinfonica, e musei, siti archeologici, palazzi storici, centri urbani e luoghi paesaggistici da preservare nella loro unicita', il patrimonio straordinario, insomma, che abbiamo ereditato e che abbiamo il dovere di preservare e valorizzare. Quale spazio, quale grado di priorita' merita tutto questo, la risorsa cultura, nella legislazione e nel bilancio dello Stato e delle Regioni, nelle cure delle istituzioni nazionali e locali, nelle scelte di investimento e nelle donazioni dei privati? E' venuta l'ora - ha osservato Napolitano - di discutere seriamente, guardando a quel che ci aspetta e ci impegnera' nei prossimi anni in quanto comunita' nazionale''.
L'intervento del presidente Napolitano

A sant'Agata Militello, Castello Gallego, Collettiva artisti Nebroidei oragnizzata dall'Ass. Homo Faber

sabato 27 novembre alle ore 10.00 - 28 novembre alle ore 17.30


Castello Galleco - Sant'Agata di Militello (Me)




pagina Fb della collettiva.

Ultima settimana della mostra di Angelo Restifo

La mostra in corso alla Casa delle Culture, l'esposizione degli acquerelli di Angelo Restifo, rimarrà fino al 30 Novembre 2010. Come di consueto, le mostre del progetto ALCHIMIA DELLA BELLEZZA si inaugurano la prima Domenica e si concludono l'ultimo giorno dello stesso mese.

Inaugurata il 7 Novembre con un grande successo di pubblico, la mostra di Restifo si chiuderà il giorno 30, per lasciare posto alla prossima esposizione di Dicembre, quando esporrà il Salvatore Morello.
L'appuntamento, quindi, con il maestro acquedolcese è per Domenica 5 Dicembre, questa volta in piazza Giovanni Paolo II. La mostra per le feste natalizie, infatti, si sdoppierà, aprendo una sezione anche nella saletta comunale oltre a quella della Casa delle Culture (via V. Emanuele II, 3/5)

Nel frattempo, coloro che non hanno ancora visitato la mostra attuale, possono visitare la Casa delle Culture per godersi gli acquerelli di Restifo. Orario: tutti i giorni, dalle 16.00 alle 20.00.

Cordialmente.
Farid Adly





Casa delle Culture: Il giorno dell'inaugurazione 7 Novembre 2010

domenica 21 novembre 2010

SCIOPERO NAZIONALE DELLA CULTURA

Set cinematografici e televisivi fermi, teatri e cinema chiusi, lunedì 22 novembre, per il primo sciopero nazionale della cultura, contro i pesanti tagli della finanziaria 2011, organizzato dai sindacati confederali e con l’adesione di Anica e Agis.
Dopo l’occupazione della Casa del cinema e del red carpet alla Festa di Roma, il mondo dello spettacolo continua la protesta per il disinteresse della politica italiana per la cultura.
Unico spettacolo autorizzato è il concerto di Zubin Mehta, al Carlo Felice di Genova, in segno di solidarietà con la protesta.




Contro i pesanti taglia del governo alla Cultura

sabato 20 novembre 2010

Allarme per la Cultura.

Principe Barberini: ''Vendo ponte romano del 144 a.C. a 1 euro. Quadro desolante''

Roma - (Adnkronos) - Il nobile lancia all'ADNKRONOS l'appello per Ponte Lupo sull'agro romano, lungo la Prenestina, zona in cui - secondo la leggenda - si svolse la battaglia tra gli Orazi e i Curiazi: ''Ai tempi del Bernini il potere si inchinava all'arte mentre oggi non accade più''. Gela, crolla il portale del santuario di Maria SS. D'Alemanna. Pompei, 'Guardian': ''La casa dei Gladiatori non sarà l'ultimo edificio a crollare''. Il 29 in Aula mozione del Pd contro il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi

Roma, 20 nov. (Adnkronos) - ''Sono disposto a vendere il più antico ponte romano a 1 euro ad inglesi, americani, giapponesi, tedeschi, a qualsiasi Paese che sia in grado di tutelarlo, prendersene cura, salvarlo dal crollo imminente''. E' l'appello lanciato all'ADNKRONOS dal principe Urbano Riario Sforza Barberini Colonna di Sciarra, che motiva così la decisione di vendere Ponte Lupo, sull'agro romano lungo la Prenestina, risalente al 144 a.C.


''Purtroppo la magnificenza di Ponte Lupo, all'interno della tenuta 'San Giovanni in Campo Orazio', dove secondo la leggenda si svolse la battaglia tra gli Orazi e i Curiazi, è stata negli anni offuscata, sfregiata dalla cementificazione selvaggia e abusiva, da discariche e e prostituzione'', ha aggiunto il principe Barberini, discendente da papa Urbano VIII.


''Un quadro desolante, una situazione disperata - ha aggiunto - fin quando i nostri politici non capiranno che la cultura, la nostra storia, i nostri beni archeologici sono il petrolio della nazione, da cui trarre anche profitti, la situazione non cambierà. Ma bisogna tutelare i nostri tesori, preservarli, non lasciarli in uno stato di totale e sconfortante abbandono. Situazione inspiegabile e incomprensibile anche per molti archeologi che raggiungono la tenuta, come è accaduto recentemente per un gruppo di studiosi dall'Australia. Spero che le cose possano cambiare, comunque, in futuro - ha proseguito - anche se di fronte all'incuria, al disinteresse da parte di molti la mia reazione è di assoluta sorpresa, di profondo dolore''.


''Provo una certa nostalgia pensando al principe Maffeo Barberini, che una volta eletto al soglio pontificio con il nome di Urbano VIII, ricevette in Vaticano, come secondo gradito ospite, il grande Bernini - ha continuato il nobile romano - sapendo che sarebbe stato ricordato per la magnificenza dei capolavori del celebre artista. Il potere, un tempo, si inchinava all'arte - ha concluso Urbano Barberini - oggi tutto questo non accade più''.


Allarme per la Cultura

venerdì 19 novembre 2010

Roberto Vecchioni a Ragusa: "La Cultura salverà il mondo"

Una conferenza e un concerto su un unico tema: i miti greci e latini. Il professore e cantautore milanese ha tenuto questi due appuntamenti a Ragusa:  “Questo è uno spettacolo improponibile in altre parti d'Italia” - ha esordito l'autore, rivolgendosi al pubblico - “ perché voi siete Sicilia, perciò siete anche Magna Grecia. Qui è nato il senso di vivere e d'amare, qui è nata la cultura”.


"La Cultura salverà il mondo"

L'impegno per la Cultura del presidente Napolitano

"Anche nei momenti difficili"
Roma, 19 nov. (Apcom) - Gli investimenti per la cultura e la ricerca sono da salvaguardare anche nelle congiunture più difficili. Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, lo dice durante la cerimonia per la consegna dei premi Balzan: "Chi se non l'Italia - afferma il presidente della Repubblica - dovrebbe considerare fondamentale l'impegno per la cultura e la ricerca? È qualcosa che non dobbiamo dimenticare anche nei momenti più difficili e dinnanzi alle scelte più controverse".



L'appello del presidente Napolitano a favore della Cultura

giovedì 18 novembre 2010

E' in corso la mostra di Angelo Restifo (fino al 30 Novembre 2010)

Importante successo per la mostra del pittore Angelo Restifo, esposta alla Casa dell Culutre dallo scorso 7 Novembre. "Gli acquerelli di Restifo sono una memoria storica per le future generazioni, i suoi paesaggi, monumenti e viuzze rappresentano una civiltà nebroidea di valore inestimabile, che lascia un ricordo splendente nella mente dell'osservatore. L'uso del tratto a china frammisto agli acquerelli arricchisce la fantasia fiorente dell'artista che ha disegnato luoghi impossibili, in una sorta di provocazione nei confronti degli scempi fatti dall'uomo", ha scritto un visitatore.

La mostra prosegue fino al 30 Novembre 2010
orario di apertura: tutti i giorni dalle 16.00 alle 20.00 - Per le scuole, su prenotazione, di mattina.
Sede: Casa delle Culture via V. Emanuele II, 3/5 - 98070 Acquedolci (Me)




Comunicato ACM per l'inaugurazione della mostra:

martedì 16 novembre 2010

Pane e Cultura: "Noi siamo LA MUSICA", il grido contro i tagli alla cultura.

"La Cultura soffocata" è questo il titolo del progetto fotografico realizzato dal musicista Stefano Buldrini con i colleghi professori di orchestra.
«Legati, incatenati, costretti ognuno nella propria posizione, senza possibilità di fuga se non quella dello sguardo o di un grido silenzioso, tamponato dalla più nobile dignità che nell'animo di un musicista regna sovrana. Siamo musicisti. Questo siamo. In un periodo in cui, nella mente distorta di qualcuno, essere musicisti significa praticare poco più che un passatempo, una finta professione, un falso impegno architettato da chissà quale ispirato artista della truffa musicale per riuscire nell'insperato obiettivo di vivere al meglio sulle finanze altrui. Ma una storia ben diversa raccontano le travi dei nostri palcoscenici. Vi invitiamo a visitare il legno che sorregge le nostre sedie. Le macchie che vedrete non raccontano l'incauto passaggio di qualche operaio, ma il sudore della nostra fronte. Se saprete ascoltare, l'umore degli anni trascorsi vi ricorderà le ansie recenti e passate di una passione, non solo lavoro, che da molte stagioni si mescola ai vostri sospiri e alle vostre lacrime. Credevate di essere riusciti a nascondere i vostri pensieri, i vostri sogni e le più dolci fantasie, ma noi vediamo lontano e li abbiamo visti sgretolarsi uno dopo l'altro sotto i colpi dei nostri accordi; li abbiamo sentiti accasciarsi, soggiogati dalla sinuosità di una penetrante melodia; li abbiamo visti nascondersi, travolti da un tuono che sconquassava la sala. Non vi preoccupate, non vi chiederemo di ringraziarci, né di compatirci. La nostra dignità di fare musica è quella di un essere umano di poter vivere. Né più, né meno. Perché noi non siamo solo musicisti. Noi siamo LA MUSICA.»

Un grazie di cuore ai professori d'orchestra Luca Santaniello, Mario Shirai Grigolato, Adriana Ginocchi, Adelaide Fezo, Alessandro Caruana, Alessandro Ruggeri, Alceo Zampa, Valeria Perretti e Luca Bleu.

Per vedere la galleria gotografica cliccate sul link seguente:
Articolo del Corriere della Sera sulla protesta dei musicisti

Mercoledì 17 Novembre 2010: incontro Commissione Donne per Acquedolci dell'ACM

La Commissione Donne per Acquedolci dell'ACM si riunisce, Mercoledì 17 Novembre 2010 alle ore 16.30, presso la sala comunale di piazza Giovanni Paolo II, nel centro di Acquedolci.

L'Associazione Culturale Mediterraneo (ACM) ringrazia l'Amministrazione Comunale, guidata dall'avv. Ciro Gallo, per la disponibilità a sostenere i progetti sociali a favore dei giovani e per una socialità sostenibile.

Comunichiamo alla città che la nostra Commissione ha ottenuto l'uso, a titolo gratuito, per due giorni alla settimana, della centralissima sala comunale di piazza Giovanni paolo II, di fronte alla Villa Comunale.

Le donne dell'ACM sono impegnate, infatti, in un lavoro di sensibilizzazione delle famiglie alle problematiche sociali e intendono creare momenti di socializzazioni che rendano i giovani protagonisti del cambiamento, per migliorare la vivibilità della nostra cittadina e per preparare il terreno ad uno sviluppo armonioso delle relazioni sociali.

La riunione è aperta anche ai non soci dell'ACM.

lunedì 15 novembre 2010

Una segnalazione e un promemoria

 
 
carissimi e carissime,
vi segnalo questo articolo sulla mostra di Angelo Restifo (con due foto dell'inaugurazione)
 
Vi ricordo che la mostra rimarrà aperta fino al 30 Novembre 2010, con orario di apertura dalle 16.00 alle 20.00, tutti i giorni.
 
La prossima mostra sarà del maestro Salvatore Morello che si inaugurerà il 5 Dicembre 2010 alle ore 16.30 in piazza Giovanni Paolo II, nel centro di Acquedolci.
 
Cordialmente.
Farid Adly

Forte affluenza di pubblico alla Casa delle Culture per la mostra di Angelo Restifo

Forte affluenza di pubblico alla Casa delle Culture, Domenica scorsa, 7 Novembre, in occasione dell'inaugurazione della mostra del pittore Angelo Restifo. Un pubblico attento che ha seguito gli interventi di presentazione e poi, dopo il taglio del nastro, ha espresso gradimento per gli acquerelli dell'artista. Tra il pubblico molti colleghi del pittore, provenienti da tutti i paesi dei Nebrodi e cultori dell'arte e delle cose belle. La mostra rientra nel calednario del progetto "ALCHIMIA DELLA BELLEZZA"-per un Museo d'Arte Contemporanea dei Nebrodi, che l'ASS. Cult. Mediterraneo (ACM) sta reazlizzando ad Acquedolci.
Il presidente dell'ACM, Ing. Farid Adly, nel suo saluto al pubblico presente, ha affrontato il tema della "Mimesi", l'arte come imitazione della realtà, per gli antichi greci: "Ma l'imitazione non è copiare, bensì interpretare secondo una visione interiore dell'artista. Una sensibilità che poi caratterizzerà l'autore e la sua collocazione rispetto agli eventi della società". "L'arte e la cultura - ha detto Adly - non possono guardare dall'altra parte, di fronte agli atti gravi che succedono attorno a noi: in questi giorni si avvia in tutta Italia una campagna contro i tagli del governo alla Cultura, tagli che sono poi all'origine della perdita di enormi tesori, come l'Armeria dei Gladiatori di Pompei, crollata l'altro giorno per le infiltrazioni delle acque piovane".
L'arch. Nuccio Lo Castro ha tratteggiato una presentazione dell'opera dell'artista, Restifo: "Creatività e fare artistico si coniugano nell'operosità figurativa di Angelo Restifo, declinandosi in succedenze di spazi, orizzonti temporali, vagheggiamenti di memoria o nelle trasparneze di immagini che balenano da una manierata finestra... Un territorio dal fascino struggente, l'opulenta ma decadente eredità storica, i segni di un prodigale e millennario lavorio per la plasmazione del paesaggio, sono la misteriosa sintassi di questa fuga nell'arte (di Angelo Restifo), di tali bisognevoli sogni ad occhi aperti".
Angelo Restifo nasce a Militello Rosmarino (me) nel 1957. Nel 1974 inizia l'attività presso lo "Studo Siciliano" di John Picking. Nel 1976 è tra i vincitori al primo premio di pittura Rassegna del Teatro Siciliano; partecipa alle iniziative del "Centro d'Arte" a Sant'Agata Militello e ottiene riconoscimenti in varie rassegne. Nel 1978 è tra gli animatori dei Movimenti CaraSicilia e IncontrArt. Nel 1979 presneta per la prima volta la sua produzione artistica al Circolo Dante Alighieri di Sant'Agata Militello. Nel 1981 frequenta a Novi MIlanese la Libera Accademia di Pittura diretta dal Maestro Vittorio Viviani.
Nel 1994 partecipa alla III Mostra d'Arte Sacra Contemporanea "Ecce mater" di Capo d'Orlando. Nel 1995 Personale di Pittura al castello Gallego ed è presente anche alla "...Biennale continua" IV edizione, semnpre ad Sant'Agata Militello. Partecipa nel 1996 alla 1a Rassegna Internazionale d'Arte Contemporanea "Nino Franchina". Nel 1997 Personale al Palazzo dei Leoni di Messina.
Nel 2006 e 2007 ha partecipato a "Talenti da... salvare" a S. Marco d'Alunzio e Capo d'Orlando.
Da anni si occupa quasi esclusivamente alla tecnica dell'acquerello e di studi grafici.
Vive ed opera a Rocca di capri Leone.
La mostra rimarrà aperta al pubblico per tutto il mese di Novembre, fino al 30. Orario di apertura: tutti i giorni dalle 16.00 alle 20.00. Per le scuole, di mattina, su prenotazione.
La mostra successiva alla Casa delle Culture sarà una personale del maestro Salvatore Morello con un'inaugurazione il 5 Dicembre 2010.
  
La Segreteria ACM

ARCI adersice alla settimana per la cultura

Carissimi e carissime,
in riferimento a quello che abbiamo anticipato durante l'inaugurazione della mostra dell'altro giorno (del pittore Angelo Restifo), vi segnalo questa iniziativa.
 
Arci aderisce all'iniziativa di Federculture e ANCI “Porte chiuse, luci accese sulla cultura” del 12 novembre 2010.
Federculture (www.federculture.it) ed ANCI, con la partecipazione del
FAI, promuovono una mobilitazione nazionale a difesa del diritto alla
cultura per sensibilizzare il Paese sugli effetti della ...manovra finanziaria sul settore della cultura. Decine di città, musei, teatri, hanno aderito a questa iniziativa che mette in evidenza il drammatico momento che stanno
vivendo le politiche culturali nel nostro Paese. Tutto il sistema culturale e della conoscenza, dalla scuola alla università, dai teatri ai cinema, dai media ai musei, dal patrimonio artistico alla cultura diffusa, stanno subendo un attacco senza precedenti.
 
Vorrei ricordare a tutti gli amici e le amiche che il ministro Tremonti, commentando i tagli inferti alla Cultura, ha dichiarato sprezzante: "Con la cultura non si mangia". Non è vero! In Italia la Cultura produce oltre 40 miliardi di euro del Prodotto Interno Lordo (PIL) e occupa 550 mila lavoratori, dando da mangiare a milioni di famiglie.
Gli italiani nel 2008 hanno speso 64 miliardi di euro in Cultura. Nonostante ciò, troppo spesso chi lavora nella cultura in Italia è un precario e la sua professionalità non è riconosciuta. E chi fa impresa non ha gli strumenti per crescere, nè un libero mercato a cui accedere e con il quale misurarsi.
Ecco perché, nel nostro piccolo, abbiamo realizzato questo sodalizio tra la società civile e gli artisti nel progetto: "ALCHMIA DELLA BELLEZZA".
 
Mettiamo in campo BUONE IDEE PER LA CULTURA!
 
Cordialmente.
Farid Adly

Mostra di pittura: Angelo Restifo

Associazione Culturale Mediterraneo
Circolo ARCI - Acquedolci (Me)
via Vittorio Emanuele, 3-5
Tel. 0941.730053 - 339.8599708
 
Comunciato Stampa
(con preghiera di pubblicazione)
 
 
Oggetto: Mostra Angelo Restifo
 
 
Domenica 7 Novembre 2010 alle 16.30 si inaugurerà alla Casa delle Culture la mostra personale del pittore Angelo Restifo.
La mostra fa parte del progetto "ALCHIMIA DELLA BELLEZZA", avviato dall'Associazione Culturale Mediterraneo e che prevede la costruzione, ad Acquedolci, di un Museo d'Arte Contemporanea dei Nebrodi.
 
La mostra rimarrà aperta al pubblico per tutto il mese di Novembre, fino al 30. Orario di apertura: tutti i giorni dalle 16.00 alle 20.00. Per le scuole, di mattina, su prenotazione.
 
La mostra successiva alla Casa delle Culture sarà una personale del maestro Salvatore Morello con un'inaugurazione il 5 Dicembre 2010.
 
Angelo Restifo nasce a Militello Rosmarino (me) nel 1957. Nel 1974 inizia l'attività presso lo "Studo Siciliano" di John Picking. Nel 1976 è tra i vincitori al primo premio di pittura Rassegna del Teatro Siciliano; partecipa alle iniziative del "Centro d'Arte" a Sant'Agata Militello e ottiene riconoscimenti in varie rassegne. Nel 1978 è tra gli animatori dei Movimenti CaraSicilia e IncontrArt. Nel 1979 presneta per la prima volta la sua produzione artistica al Circolo Dante Alighieri di Sant'Agata Militello. Nel 1981 frequenta a Novi MIlanese la Libera Accademia di Pittura diretta dal Maestro Vittorio Viviani.
Nel 1994 partecipa alla III Mostra d'Arte Sacra Contemporanea "Ecce mater" di Capo d'Orlando. Nel 1995 Personale di Pittura al castello Gallego ed è presente anche alla "...Biennale continua" IV edizione, semnpre ad Sant'Agata Militello. Partecipa nel 1996 alla 1a Rassegna Internazionale d'Arte Contemporanea "Nino Franchina". Nel 1997 Personale al Palazzo dei Leoni di Messina.
Nel 2006 e 2007 ha partecipato a "Talenti da... salvare" a S. Marco d'Alunzio e Capo d'Orlando.
Da anni si occupa quasi esclusivamente alla tecnica dell'acquerello e di studi grafici.
Vive ed opera a Rocca di capri Leone.
 
 
La Segreteria ACM
 
PS. In allegato foto dell'inaugurazione di ALCHIMIA DELLA BELLEZZA. Angelo Restifo, il primo a destra. Da sinistra, al microfono, il presidente dell'ACM, Ing. Farid Adly, poi in ordine: il pittore santagatese, Nino Santomarco, il pittore inglese John Picking, il sindaco di Acquedolci avv. Ciro Gallo e il pittore acquedolcese Salvatore Protopapa.