Continua il dibattito sull'arte lanciato dal nostri blog "Alchimia della Bellezza", in seguito ad un incotro realizzato da un gruppo di artisti e amanti dell'arte in un ristorante di Sant'Agata, su iniziativa di Homo Faber.
Sul blog, ha iniziato l'Architetto Benedetto Ventura. Qualche giorno fa, ha partecipato il presidente dell'Associazione Homo Faber, Nicola Chiaromonte.
Oggi pubblichiamo l'intervento dell'amico Alessandro Maio.
"E' difficile parlare di arte quando leggi sui giornali la notizia dell'intenzione del ministro Gelmini di tagliare l'insegnamento della storia dell'arte nelle scuole e del taglio del programma "Passepartout", in onda su rai tre condotto dal critico d'arte Philippe Daverio. Mai dopo il "ventennio" siamo arrivati cosi' in basso, anzi il dittatore con camicia e stivali neri a confronto dell'attuale "pornonano" ci puo' apparire come un "Faro illuminante". Chi ci guida ha messo in atto un progetto per azzerare le menti:
Il "nulla" impera nelle varie tv spazzatura, programmi seguiti da "anime" che non brillano di luce propria, convinti che l'effimero sia la via migliore per realizzarsi. Oltre a quel poco per poter vivere
ci stanno togliendo anche i sogni.
Dopo questa premessa cerco di entrare nel vivo del dialogo. Di recente mi sono avvicinato al "mondo dei fermenti artistici locali", dopo avere seguito per un periodo relativamente lungo, l'arte
contemporanea "ufficializzata" dalla critica. Secondo il mio parere,
il giudizio definitivo su cio' che e' veramente arte, non puo' essere emesso se non dalla storia; sara' la storia a sfoltire l'albero dai rami secchi, noi possiamo solo farci la nostra idea, in base alla
nostra cultura e alla nostra sensibilita'. Saranno questi due ultimi elementi: Cultura individuale e sensibilita' a suggerirci se siamo di fronte a ciò che un giorno sara' "consacrato" ad "opera d'arte" o se siamo di fronte ad una comune decorazione.
Alessandro Maio
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RispondiEliminaAggiungo io stesso un commento al riguardo:
interessante e molto divertente è il libro del critico d'arte Francesco Bonami: " LO POTEVO FARE ANCH'IO ". Emblematico il capitolo conclusivo "Da Picasso al culo" da non perdere per entrare in modo "leggero" nel variegato e difficile mondo dell'arte contemporanea.
Alessandro Maio
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