Il maestro Salvatore Morello ha compiuto, lo scorso 7 Settembre, 80 anni. Non li dimostra per nulla. In volontà, prontezza mentale, capacità d'iniziativa e anche fisicamente. L'Associazione Culturale Mediterraneo lo ha festeggiato con una cerimonia a sorpresa. In sala consiliare del Comune di Acquedolci, soci, amici, familiari e tantissimi artisti aderenti al progetto Alchimia della Bellezza si sono radunati per dire all'unisono: "Tanti Auguri a te!". Sul Palazzo Municipale svettava uno striscione con la scritta: "Buon Compleanno, Maestro!" 7 Settembre 2013 e il logo dell'ACM. Durante la cerimonia, presieduta dalla dott.ssa Nunziatina Spina, al maestro è stata conferita dall'Associazione una targa-telegramma di auguri.
Tra gli artisti aderenti ad Alchimia della Bellezza presenti in sala ricordiamo: Pietro Cordici, Calogero Corrao, Angelo Restifo, Ettore Maria Merlino, Calogero Reitano, Mario Biffarella, Lella Raimondo, John Picking, Melina Tricoli, Nicola Chiaromonte, Aldo Zisa, Nanni Zangla, Nino Manasseri, Nino Santomarco, Rosetta Marino, Maria Cristina Digiovanna,... Erano presenti anche altri artisti che sono stati vicini al nostro progetto come il prof. Nuccio Mannelli, Direttore dell'Accademia di Belle Arti di Capo d'Orlando, la giovane artista Miriam Carini, Alba La Mantia e Clotilde Alizzi.
Alla cerimonia ha assistito l'amico Alberto Visalli, curatore del blog Sant'Agata e Dintorni, e la giovante collaboratrice, Benedetta Ziino (che ringraziamo per aver messo a nostra disposizione le foto).
vedi qui il suo articolo
La cerimonia si è conclusa con il taglio della gigantesca torta e un bicchiere di spumante.
Il presidente Adly ha letto questa presentazione del lavoro del nostro artista:
"Un esempio di artista è
colui che stiamo festeggiando oggi i suoi 80 anni. Salvatore Morello è un
artista vero, proprio nel senso tolstoiano, un “artista popolare”, che per
lunghi anni non ha scoperto la vena artistica che serbava in seno. Soltanto
all’età di 48 anni, e per circostanze fortuite, ha preso in mano il pennello e
spalmato i colori sulla tela. Ma vi assicuro che le opere che aveva realizzato quando
era – come dice lui – contadino allevatore, sono autentiche opere artistiche.
Intagliava oggetti di legno, di uso comune, per la cucina e per il lavoro,
abbellendole con bassorilievi, che testimoniano sue capacità inestimabili. Ho
visto recentemente a San Fratello, un dono che ha fatto a sua sorella per il
suo matrimonio, una tavola di legno incisa, con scene di corteggiamento
raffiguranti un cavaliere e una donna e altre figure, in una specie di fumetto
tridimensionale ante letteram. Un’opera, per fortuna, gelosamente e
consapevolmente custodita dalla proprietaria, sia per il suo valore affettivo
sia per quello artistico.
L’arte di Salvatore
Morello è annoverata tra quelle figurative, incline all’ingenuo, altrimenti
detto con termine colto, francesizzante: naif. Non rispetta la prospettiva e le
dimensioni degli oggetti, ma coglie la natura delle cose e la arricchisce con
una fantasia esplosiva, come in quei suoi tramonti e aurore meravigliose che
sprigionano, allo stesso tempo, luce e tenebre.
Salvatore Morello è un
artista legato fortemente alla sua fede religiosa e questo suo sentimento lo
tramanda sulla tela con opere dirette, come l’immagine di Gesù crocifisso e
sofferente, sia con la lode dell’incanto della natura, con una spasmodica
attenzione al particolare, che rasenta la miniatura.
Un terzo filone della
produzione morelliana è la tradizione perduta dei mestieri e ambienti della
società contadina e pastorizia dei Nebtrodi.
Una dimensione umana di
Salvatore è il suo lato socievole e solidale. E’ un uomo che non si risparmia
per servire gli altri. Ha sempre messo la sua arte al servizio dell’impegno. Ha
donato suoi quadri per la raccolta di fondi a favore dei bambini africani e palestinesi
e un suo quadro ci ha permesso di coprire una parte delle spese per realizzare
il murales Dino Sauro, nella salita della stazione ferroviaria.
Questo omaggio che gli
facciamo è il minimo riconoscimento che una società civile possa assegnare ad uno dei
suoi figli migliori, con l’augurio di altri ottanta anni".
L'occasione è stata scelta per la ripresa delle attività di Alchimia della Bellezza, dopo una pausa imposta dai lavori di ampliamento e di ammodernamento della Casa delle Culture, sede delle mostre mensili.
Il momento gioioso è stato proficuamente sfruttato per discutere di un tema culturale di fondamentale importanza per la comprensione del mondo della creatività: "Chi è l'Artista, oggi?". Sul quesito, che rimane una questione sempre aperta malgrado i secoli di dibattuto culturale attorno, ha presentato un'introduzione il presidente dell'ACM, Ing. Farid Adly, giornalista e scrittore, oltre ad essere raffinato cultore d'arte e infaticabile organizzatore e promotore di eventi artistici. (il testo integrale del suo intervento verrà pubblicato prossimamente, appena verrà consegnato dall'autore alla redazione del blog). Dopo un escursus, breve e per sommi capi, sugli approcci al tema da filosofi, critici e storici d'arte, sul tema dell'Arte, Adly ha passato in rassegna le varie teorie sul ruolo dell'artista nella società. Constatando che "l'Arte non è un prodotto del singolo, ma una realizzazione collettiva", Adly sostiene che "Ogni opera ... una volta realizzata non è più proprietà dell'autore, ma dello spettatore, di chi la guarda e la ammira. Quando un'opera è riconosciuta da un'ampia platea di osservatori, sopravvive al suo autore. E' eterna e rende eterno il suo plasmatore, non necessariamente come persona singola". Il presidente dell'ACM, dopo aver premesso che "l'Arte è come il linguaggio; è una peculiarità dell'essere umano... e come il linguaggio per il pensiero, l'Arte è uno strumento di comunicazione . In questo caso la comunicazione di sentimenti" e visto che "Non tutti gli esseri umani hanno la capacità, se vogliamo il dono, di poter utilizzare questo linguaggio, cioè essere artisti", avanza la convinzione che "a nessuno è precluso di provarci. Come esattamente per la facoltà di parola, non tutti gli alfabetizzati sono scrittori o poeti, ma nessuno ha il diritto di impedire ad alcuno di parlare e scrivere". Il relatore conclude la sua riflessione con questa affermazione impegnativa: "L'Arte è un prodotto collettivo e l'artista esiste perché è riconosciuto tale dalla sua società. Qua e ora! Non dopo la morte. Ecco perché l'individualismo dell'artista è necessario per l'affermazione dell'Ego creativa, ma che non sarebbe sufficiente da solo alla sua elevazione, se non ci fosse il confronto e la collaborazione con gli altri, artisti o comuni esseri umani fruitori".
Dopo l'introduzione, la dott. Daniela Zingale, Assessora alla Cultura, ha portato i saluti dell'Amministrazione comunale di Acquedolci, guidata dal Sindaco, Avv. Ciro Gallo.
Un fitto, vivace e approfondito dibattito è seguito all'introduzione. Sono intervenuti molti artisti e cultori dell'arte: il pacato e profondo Mario Biffarella, per sostenere che il mercato domina il mondo dell'arte e lo soffoca, facendo emergere gli uni e affossando gli altri, con parametri che non hanno nulla a che fare con il merito, ma soltanto tenendo d'occhio il profitto. Il saggio John Picking, ha sottolineato l'importanza del ruolo delle accademie e la necessità del confronto tra opinioni diverse su un tema prescelto. Un frizzante e buon conoscitore della materia Pietro Cordici ha delineato le sofferenze patite ed i sacrifici dell'artista nel compier appieno il suo ruolo sociale ed ha amichevolmente polemizzato con la posizione di John Picking, il quale ha risposto raccontando un qualche gustoso aneddoto della propria esperienza. Una tenzone che ha animato il dibattito e ha convinto altri ad intervenire. L'amico Nicola Chiaromonte, presidente dell'Associazione Homo Faber e noto sculture, ha espresso la necessità di muoversi insieme, artisti e associazioni, per vincere la battaglia contro la mercificazione dell'Arte e rimettere l'artista al centro del processo creativo. La dott.ssa Clotilde Alizzi ha espresso la sua emozione nell'esperienza creativa. Il professor Mannelli e la giovane artista Myriam Carini hanno sottolineato le giuste parole di Picking e Cordici sul ruolo delle Accademie d'Arte nell'affinare la tecnica e nell'indirizzare i giovani in una valida educazione artistica.
Il sensibile Angelo Restifo ha affrontato il tema sostenendo l'impossibilità di definire oggettivamente l'Arte e in ultimo un lucido e sottile Ettore Merlino ha esposto, facendo ricorso alla cultura cinematografica, l'idea che l'Arte è eterna e non effimera.
Il presidente dell'ACM ha annunciato che il prossimo appuntamento di Alchimia della Bellezza sarà l'inaugurazione della nuova Casa delle Culture e poi si provvederà a stilare il programma delle prossime mostre 2013/2014. Inoltre si è impegnato - a nome dell'ACM - di rendere una tradizione permanente la cerimonia di festa per ogni artista aderente al progetto Alchimia della Bellezza, al compimento dei suoi 80 anni, augurando a tutti una lunga e salutare vita fino a quel traguardo e oltre.
All'inizio dell'evento, la dott. Mariella Giambò ha presentato le attività future dell'ACM, tra i quali un corso di disegno e pittura rivolto ai giovani e un corso di riprese e montaggio video, a cura di Basiglio Longo, a partire dal 5 Gennaio 2014.
Poi si è passati ai festeggiamenti per l'ottantesimo compleanno del maestro Salvatore Morello.
La grafica dello striscione e della targa sono state realizzate da Publigrafica di Ciro Caarbonetto, via Gaggini snc, Acquedolci (Me) Tel. 0941.727527.
La torta è stata realizzata dalla pasticceria artigianale Chantigne della famiglia Caprino. Via Nazionale, 79. Tel 0941. 727009.
Il team di PR dell'ACM
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